Tuvalu
Capitale Funafuti
Abitanti 11.468
Estensione Kmq 26
Valuta Dollaro di Tuvalu, equivalente al dollaro australiano AUD 1,4829=1€
Fuso orario +11h, +10h se ora legale in Italia
Elettricità 240 V, presa I
Lingua Tuvaluano, inglese
Aeroporti Funafuti
Funafuti con una popolazione di 5300 abitanti, Funafuti resta una cittadina piacevole e modesta. Non vi sono industrie pesanti e vi sono solo due insediamenti produttivi (tessuti e sapone), l’aria è pulita e il ritmo di vita tranquillo. Funafuti è un centro amministrativo, che ospita una manciata di edifici di governo non lontano dall’aeroporto (la cui pista di atterraggio è al tempo stesso il principale campo di calcio del paese) e una chiesa. Il villaggio principale dell’isola si trova dieci minuti di cammino più a nord rispetto al centro, mentre in altri dieci minuti si arriva al molo dalle acque profonde. L’immensa laguna offre un paesaggio interessante; tuttavia bisogna prestare attenzione mentre si cammina, in quanto le spiagge della laguna fungono anche da bagni pubblici per taluni abitanti del posto. Con una densità di 1454 abitanti per kmq, l’isola può dirsi relativamente affollata. Se non si dispone di un’imbarcazione e non si e’ abbastanza pazienti per spostarsi da un’isola all’altra servendosi degli altri mezzi di trasporto disponibili,si puo’ affittare una barca e dirigersi all’Isola di Funafala o far rotta verso uno dei restanti isolotti disabitati che si trovano all’estremità meridionale della laguna, da dove si gode lo spettacolo di un paesaggio incontaminato.
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Area marina protetta di Funafuti recentemente dichiarata parco grazie all’appoggio del programma di tutela ambientale per il Pacifico Meridionale, quest’area di 32 kmq è oggi un parco naturale protetto. Costituita da sei isolotti disabitati, l’area, sottoposta a tutela naturale, brulica di una grande varietà di pesci tropicali e offre riparo agli uccelli marini che vi nidificano e alle tartarughe che vi depongono le uova. Per accedere all’area marina dovrete disporre di una vostra imbarcazione o di una barca noleggiata.
Atollo di Nanumea, la più settentrionale e popolosa delle isole esterne, durante la seconda guerra mondiale fu occupata dall’esercito statunitense. Testimonianza della presenza americana è offerta dai relitti di numerosi mezzi da sbarco e da un cacciabombardiere B-24. Con l’approvazione del pastore, potrete anche salire sull’alto campanile in stile gotico tedesco, da dove si ammira una splendida vista sull’atollo. Nanumea si trova a 475 km da Funafuti ed è accessibile solo via mare.
Atollo di Nukulaelae. Sebbene verso la metà del XIX secolo due terzi della popolazione locale furono rapiti dai peruviani, sulle due dozzine di isolotti di Nukulaelae i visitatori troveranno ad accoglierli 360 persone. Una volta giunti sull’atollo, potrete visitare il sito archeologico dell’unico culto precristiano di cui vi siano ancora testimonianze nelle Tuvalu: un imponente altare in pietra che emerge dalla boscaglia. Nukulaelae si trova 120 km a sud-est di Funafuti. Le imbarcazioni private rappresentano il mezzo più pratico per raggiungere l’atollo.
Il clima è equatoriale, vale a dire caldo, umido e piovoso tutto l’anno. Le piogge, concentrate in improvvisi acquazzoni, lasciano comunque spazio al sole. Le temperature sono molto stabili, intorno ai 25 °C di notte e ai 31 di giorno, per tutto l’anno. Le precipitazioni sono decisamente abbondanti, dal momento che superano i 3.000 millimetri annui. Nelle isole più settentrionali le piogge sono leggermente meno abbondanti. Le Tuvalu sono interessate dai cicloni tropicali dell’emisfero australe, nel periodo novembre-metà maggio (anche se qualche volta si sono verificati al di fuori di questo periodo, come accadde con Bebe a fine ottobre 1972 e con Keli nel giugno 1997).
Vaccinazione obbligatoria contro la febbre gialla se si arriva nel Paese dal transito in zone infette.
Nel 1974, le differenze etniche all’interno della colonia spinsero i polinesiani delle Ellice a votare per la separazione dai micronesiani delle Gilbert (che sarebbero poi diventate Kiribati). L’anno seguente, le isole Ellice divennero una colonia britannica a sé stante, per poi arrivare all’indipendenza il 1º dicembre 1978. Membro delle Nazioni Unite (1999).
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