Samoa

Bandiera Samoa

Capitale Apia
Abitanti 177.714
Estensione  Kmq 2.935 
Valuta  Tala samoano WST 2,95761=1€
Fuso orario +12h rispetto all’Italia solo nei periodi di sovrapposizione delle date di ora legale (marzo-aprile e settembre-ottobre), +11h nel restante periodo di ora legale italiana (aprile-settembre), +13h ore da ottobre a marzo 
Elettricità  230 V, presa I
Lingua Samoano, inglese
Aeroporti  Apia APW, Salelologa MXS Asau AAU

Apia, sull’Isola di ‘Upolu, è la capitale delle Samoa, oltre ad essere l’unico posto che possa veramente definirsi una città. Nonostante i tocchi di modernità, come per esempio le banche e i punti vendita di hamburger, Apia conserva il pittoresco charme derivante dalla sua storia. La torre dell’orologio in centro città è un monumento commemorativo ai caduti della seconda guerra mondiale e costituisce un punto di riferimento per coloro che cercano di orientarsi in città. Immediatamente a ovest della torre dell’orologio si trova il mercato delle pulci che ha bancarelle di artigiani con ogni tipo di merce, dal vestito a buon mercato, ai siapo (fogli di corteccia tinti), alle ciotole di ‘ava e agli articoli di gioielleria in noce di cocco. A sud della torre dell’orologio si trova anche un mercato centrale, il Maketi Fon, con un’ampia scelta di prodotti freschi ai prezzi più bassi del Pacifico. Nei paraggi di Apia è disseminato un gran numero di chiese, la maggior parte delle quali sono cattoliche e sorgono proprio sul litorale cittadino. La chiesa anglicana, di dimensioni più ridotte, ha belle vetrate policrome, mentre presso la chiesa della congregazione cristiana troverete le ossa dello sfortunato reverendo John Williams.

La costa meridionale di ‘Upolu è un susseguirsi di spumeggianti spiagge orlate di palme dove godersi un’idilliaca vita da spiaggia. La prima è conosciuta con l’evocativo nome di Return to Paradise Beach (‘spiaggia del ritorno al paradiso’), e fu resa famosa da Gary Cooper nel film Samoa (1953). Non è proprio la spiaggia ideale per chi vuole immergersi: il frangersi delle onde e la presenza della barriera corallina a pelo d’acqua rendono pericolosa la balneazione, ma è comunque un posto molto pittoresco per un picnic. La spiaggia successiva è Matareva, una serie di piccole insenature riparate e di pozze d’acqua poco profonda scavate nella roccia; tutte queste caratteristiche la rendono il luogo ideale per fare snorkeling. Più a est incontriamo Salamuma Beach e Aganoa Black Sand Beach e qui potrete nuotare, mentre all’estremità della baia ci sono altre scogliere per fare snorkeling. Continuando a seguire la costa, alla fine si raggiunge la punta più orientale di ‘Upolu e qui si trovano le barriere coralline di Aleipata. Questa è una delle più belle zone di Samoa perché la barriera corallina assume la colorazione di un turchese brillante; chi ama nuotare troverà spiagge molto graziose. Come sempre a Samoa, bisogna ricordarsi di chiedere alla gente del posto il permesso prima di immergersi, e puo’ essere chiesto un piccolo dazio (per l’utilizzo delle risorse del villaggio).

Papasee’a Sliding Rock dal nome divertente,è uno scivolo di 5 m lungo una cascata che si getta direttamente in un laghetto nella giungla. Lo scivolo, fatto di vera roccia, potrebbe spaventare anche il più incallito degli avventurieri, ma ci sono tanti altri piccoli scivoli tra i quali scegliere se il più grande intimidisce eccessivamente.

Robert Louis Stevenson Museum

A soli 4 km da Beach Road, ad Apia, si trova Vailima, la casa di Robert Louis Stevenson, splendidamente restaurata ed ora adibita a museo. Ci sono abbastanza oggetti da intrattenere per un’intera mattinata, ma la cosa più interessante è la lapide funeraria di Stevenson che si trova alle spalle di Vailima, su un ripido pendio. Il sito della tomba sovrasta l’area della città, il bianco orlo della barriera corallina e l’orizzonte lontano. Quando lo scrittore morì, gli abitanti di Upolu lavorarono per 24 ore consecutive per aprire un sentiero fino alla cima della collina, così che il corpo del loro beneamato tusitala (‘il narratore di favole’) potesse essere sepolto il giorno successivo con tutti gli onori. La lapide riporta gli ultimi due celebri versi dell’elegia ‘Requiem’ di Stevenson: Home is the sailor, home from the sea,/And the hunter home from the hill (rientrato il marinaio, rientrato dal mare/ e rientrato dal monte il cacciatore).

Upolu: è un’isola delle Samoa, formata da un grande vulcano basaltico che sale dal fondo marino dell’oceano Pacifico occidentale. L’isola, lunga 75 chilometri, ha una superficie di 1125 km², ed è la seconda più grande e più popolata delle isole Samoa, situata ad est del “Grande Isola”, Savai’i. La capitale è Apia, situata sulla costa settentrionale con l’aeroporto internazionale di Faleolo a ovest dell’isola. Il vulcano dell’isola, il Monte Fito, non ha storicamente registrato eruzioni. Tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo l’isola è stata talvolta chiamata Ojalava o Ojolava. Qui soggiornò e infine morì lo scrittore Robert Louis Stevenson nel villaggio di Vailima. Sull’isola si trova il parco nazionale di Samoa, il Parco nazionale di O Le Pupu Pu’e.

Piula Cave Pool: (noto anche come Fatumea Pool) è una piscina naturale di acqua del mare sotto la storica Cappella metodista Piula sulla costa settentrionale di Upolu. E ‘aperto dal lunedì al sabato e ci sono piccole fale e spogliatoi per i visitatori. Il monastero fa pagare una piccola tassa di soggiorno.

Alofaaga Blowholes: noto anche come i Blowholes Taga, sono una attrazione caratteristica naturale nel distretto di Palauli , a sud ovest di Salelologa molo sull’isola di Savai’i . L’ingresso alle soffiature si trova nel villaggio di Taga. Le onde che si infrangono contro l’estremità inferiore dei buchi inviano acqua ad alta pressione attraverso gli stessi, creando fontane che spruzzano ogni pochi secondi.

Tumulo Pulemelei: (noto anche come Tia Seu Ancient Mound) è la struttura più grande e più antica in Polinesia . E’ situato in Letolo Plantation nel Palauli quartiere, all’estremità orientale dell’isola di Savai’i. Il tumulo di pietra è una piramide costruita con pietre di basalto e misura alla base 65 per 60 metri per un’altezza di circa 12 metri. Sembra essere stata orientata verso le direzioni cardinali.

Il clima è caldo, umido e piovoso tutto l’anno, con un picco piovoso da dicembre a marzo e un minimo relativo da giugno a settembre. Le temperature sono stabili e variano di appena 1-2 gradi tra il periodo più caldo (dicembre-aprile), quando le massime sono sui 30/31 °C, e quello più fresco (maggio-novembre) quando sono intorno ai 28/29 °C. Le temperature notturne rimangono quasi sempre sopra i 20 °C. Gli alisei soffiano con costanza nel corso dell’anno, rendendo il caldo più sopportabile. Le Samoa sono esposte al passaggio dei cicloni tropicali dell’emisfero meridionale, da novembre a metà maggio, con una maggiore probabilità da dicembre a marzo.

Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Visto d’ingresso non necessario per soggiorni fino a 30 giorni.

Obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla solo per coloro provenienti da Paesi o zone dove la malattia è endemica o conclamata. Rischio dengue.

Permesso locale ottenuto presso la Polizia presentando la patente italiana (durata massima 3 settimane).

I primi abitanti delle isole Samoa giunsero dal Sud-est asiatico più di 2.000 anni fa. Da qui essi si diressero poi ad est, verso la Polinesia. I primi sporadici contatti con gli europei si ebbero nel primo Settecento, per poi intensificarsi con l’arrivo di missionari e mercanti inglesi negli anni trenta dell’Ottocento. Verso la fine del secolo, l’arcipelago venne diviso fra gli Stati Uniti (a cui nel 1904 andarono le isole orientali, oggi note come Samoa Americane) e la Germania (a cui spettarono le isole occidentali, note allora come Samoa tedesche). Con lo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, le Samoa occidentali passarono alla Nuova Zelanda, dalla quale si dichiararono indipendenti nel 1962 (divenendo così il primo stato insulare dell’oceano Pacifico a raggiungere l’indipendenza). Nel luglio 1997, con un emendamento costituzionale, il nome dello Stato passò da “Samoa occidentali” a “Samoa”. Del resto, la denominazione “Samoa” era già utilizzata dalle Nazioni Unite sin dal 1976, anno di adesione dello Stato a tale organizzazione. Questa scelta provocò però le proteste delle vicine Samoa americane per il timore degli abitanti di veder sminuita la loro identità di samoani. Proprio per questo motivo i samoani orientali continuano a chiamare i loro vicini come “samoani occidentali”. Il Re (o le Ao o le Malo) fino alla sua morte l’11 maggio 2007 è stato Malietoa Tanumafili II. In base alla costituzione la Monarchia è elettiva e il Sovrano viene eletto nell’ambito di una cerchia di notabili del paese. Agli inizi del Novecento, Erich Scheurmann, un artista tedesco amico di Hermann Hesse, fuggito nella Samoa per evitare la prima guerra mondiale, conobbe Tuiavii di Tiavea, un saggio capo indigeno, e pubblicò in Europa, a insaputa di questi, i suoi discorsi su Papalagi, l’inautentico e innaturale uomo bianco. Nel 2011, per passare ad ovest della linea del cambiamento di data, il 30 dicembre è stato cancellato dai calendari locali. In questo modo Samoa festeggia il Capodanno in concomitanza con i principali partner commerciali Australia e Nuova Zelanda.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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