Monaco

Bandiera Monaco

Capitale Monaco
Abitanti 35.881
Estensione  1.95 Kmq
Valuta Euro
Fuso orario Stessa ora italiana
Elettricità  127/230 V, presa CDEF
Lingua Francese, monegasco, inglese, italiano
Aeroporti  Non ci sono aeroporti. Servito da: Nizza

Monaco è composta da quattro zone: Monaco città, che comprende la rocca e la città vecchia; Montecarlo, famosa per gli hotel faraonici e il casinò; La Condamine, l’area pianeggiante; Fontvieille, a sud-ovest, il quartiere industriale. La Rocca è il cuore del Principato; architetture sontuose e intrise di storia sono il palazzo principesco, la cattedrale, il Museo Oceanografico, il Palazzo di Giustizia, il Municipio e la Cappella della Misericordia. Una visita meritano anche il Giardino Esotico, l’Osservatorio, il Giardino Giapponese, il Giardino St. Martin, il giardino zoologico, il Parco della Principessa Antonietta e il Parco di Fontvieille, con il roseto della Principessa Grace.

Casinò, che si trova nel quartiere di Montecarlo, è senza dubbio uno dei palazzi più importanti di tutta la città nonché uno dei più visitati. E’ proprio questo casinò, che deve la sua origine al principe Carlo III, ad aver trasformato questa città nella patria per eccellenza dei giocatori d’azzardo di tutto il mondo. Il palazzo è un gioiello della Bella Epoque firmato dall’architetto Charles Garnier: l’ingresso è libero per la sala delle slot-machine e per quella americana, mentre è a pagamento per tutte le altre. D’obbligo l’abbigliamento elegante (giacca e cravatta per gli uomini).

Palazzo del Principe di Monaco, chiamato anche Palais Princier e Palazzo Grimaldi, è uno dei monumenti principali del Principato: si trova immerso in un paesaggio unico di incredibile bellezza, nel centro storico di Monaco, e sorge laddove un tempo si trovava un’antica fortezza genovese (datata nei primi decenni del 1200). Il Palazzo offre una bellissima vista panoramica su tutta la città, oltre che consentire un viaggio indietro nel tempo, nel periodo dei guelfi e dei ghibellini fino all’epoca napoleonica: da ammirare sono le gallerie all’italiana, il Salone Luigi XV con i suoi toni blu e oro, il Salone Mazzarino arabesco, la Sala del Trono in stile rinascimentale, la Cappella Palatina con i suoi marmi, la Torre di Sainte Marie con le pietre bianche e il Cortile d’onore di marmo di Carrara. Da non perdere, inoltre, il cambio della Guardia, che si tiene ogni giorno alle 11.55 di fronte all’entrata principale del palazzo. Quando la bandiera bianca e rossa è esposta significa che all’interno del palazzo si trova il Principe. La piazza dove si trova il Palazzo, chiamata Place du Palas, è bellissima per via del suo panorama unico che arriva fino al porto.

Giardino Esotico è il polmone verde di questa città, un giardino comunale dove si trovano ben 7mila specie diverse di cactus e piante grasse: una visita è altamente raccomandata non solo per la grande varietà di piante, ma anche per la splendida vista sul Principato e l’accesso alla grotta dell’Osservatorio, una grotta naturale (dove si sono formate stalattiti e stalagmiti), chiamata in questo modo perché all’interno si trova un antico osservatorio astronomico.

Città Vecchia che conserva una struttura medioevale e che ospita molti interessanti monumenti e luoghi di interesse storico-artistico: si va alla piazzetta Bosio dedicata all’omonimo scultore alla Cappella della Pace, dal gotico Palazzo di Giustizia alla piazza Saint-Nicolas, senza dimenticare i giardini di Saint-Martin affacciati sul mare e la rampa maggiore con i suoi mattoni rossi.

Cattedrale di Monaco è una bella costruzione religiosa realizzata nel 1875 in pietra bianca delle Turbie: bellissima è la pala d’altare del 1500 opera del pittore Louis Bréa, il trono episcopale in marmo di Carrara e l’altare maggiore. La cattedrale è oltremodo famosa perché ospita le tombe dei Principi defunti, tra tutti anche quella della principessa Grace Kelly.

I musei. Il primo è il Museo Oceanografico, uno dei più famosi acquari di tutta Europa, oltre che un’opera di immenso valore da un punto di vista architettonico. Segue il Museo Navale, che ospita ben 200 modelli di navi e che fa rivivere la storia della marina, dai primi sottomarini ai transatlantici. Da non perdere, infine, la Monaco Top Car Collection, una collezione privata del Principe Ranieri III che espone auto d’epoca: si tratta di ben 100 esemplari tra carrozze militari, auto popolari, auto sportive, auto d’epoca e carri trainati da cavalli. Si continua con il Museo delle Cere, situato in rue Basse e il Museo dei ricordi napoleonici, che conserva una lunga collezione di oggetti e documenti del Primo impero.

Roseto della Principessa Grace si trova nel parco di Fontvieille, con un’opera a forma di cuore dedicata a Grace Kelly, l’amatissima principessa: il posto ideale per una passeggiata all’insegna del relax, dove lasciarsi andare tra oltre 4mila piane di rose di oltre 180 specie diverse.

Il clima è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e umidi ed estati calde, secche e ventilate con un’alta percentuale di giornate soleggiate. La temperatura media varia dai 10,2 °C di gennaio ai 23,7 °C di agosto, mentre i giorni di sole si aggirano su una media annua di 107 e quelli di pioggia non superano i 62. Rarissime le precipitazioni a carattere nevoso.

Passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio in corso di validità.
Nessuna.
Patente italiana. La polizza assicurativa italiana è riconosciuta anche nel Principato di Monaco. Si ricorda a chi guida all’estero un’auto non propria che è consigliabile avere una delega a condurre del proprietario, con firma autenticata.

Abitata fin dal Neolitico, la Rocca e il porto naturale rappresentarono un sicuro rifugio già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata da tribù celto-liguri. Dopo la presenza dei Fenici, il territorio monegasco subì la conquista dei Greci che nominarono Monoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo “Monaco”. In seguito tale nome fu latinizzato in Portus Herculis Monœci dai Romani che si insediarono stabilmente in tutta l’area circostante nel 122 a.C., come testimonia anche il Thropheum Alpium, fatto erigere dall’imperatore Augusto nel vicino comune francese di La Turbie. Frammentarie sono le notizie nell’Alto Medioevo di cui si ha cenno di un diploma imperiale di Federico Barbarossa che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215 a guardia dello scalo portuale i mercanti di fazione ghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla Rocca, sede dell’attuale Palazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni dei guelfi e ghibellini della vicina Repubblica di Genova si acuirono, pertanto l’indipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell’8 gennaio 1297, quando, il guelfo Francesco Grimaldi, detto Malizia s’impadronì del castello con uno stratagemma: egli si introdusse nella fortezza travestito da monaco e al momento opportuno, con l’ausilio del cugino Ranieri I Signore di Cagnes, ne assunse il controllo con il titolo di Signore. L’inizio della storia congiunta di Monaco e della famiglia Grimaldi cominciò in questo modo. Diventò proprietà definitiva dei guelfi Grimaldi nel 1314. Nel 1317 e nel 1331 essi persero il controllo della signoria ma riuscirono ambedue le volte a riconquistarla. Dopo un periodo passato sotto il protettorato spagnolo, Monaco si mise sotto la protezione della Francia con il Trattato di Peronne del 1643. Dopo la guerra di successione spagnola, con il Trattato di Utrecht del 11 aprile 1713 tra il Re di Francia, Luigi XVI, e il Duca di Savoia, Vittoria Amedeo II, i Savoia rivendicarono la sovranità sulle città di Roccabruna e Mentone. Il trattato (art. IX) stabilì che un arbitrato sottoposto al Re di Francia e al Re d’Inghilterra avrebbe dissolto le pretese dei due contendenti. L’arbitrato confermò la sovranità dei Grimaldi sulle due città. I Grimaldi furono estromessi dal principato dalla Rivoluzione Francese nel 1793. Durante il periodo napoleonico le tre città monegasche, Monaco, Roccabruna e Mentone costituirono parte della Francia. Il Principato riacquistò l’indipendenza solamente col congresso di Vienna nel 1815. Con il Congresso di Vienna del 1815, il Principato di Monaco venne posto sotto la protezione del regno di Sardegna, cui succederà il Regno d’Italia. Nel 1848, Mentone e Roccabruna si dichiararono “Città libere”, adottando come propria bandiera il tricolore italiano. Nel 1860, quando Nizza e la Savoia furono cedute alla Francia in base agli Accordi di Plombieres, al trattato di alleanza sardo-francese e al conseguente plebiscito, Napoleone III di Francia ripagò con 4 milioni di franchi-oro il principe di Monaco, acquistando le due città che si trovarono sotto la sovranità francese. Avendo perso l’80% del proprio territorio e la parte più ricca (coltivazioni di ulivi, limoni, peschi…), Carlo III iniziò una politica turistica e, approfittando dell’arrivo del treno e della creazione di una strada carrozzabile, diede origine al casinò, prima sulla Rocca, poi sull’altipiano delle Spelonghe, in seguito battezzato, in onore a Carlo III, Monte-Carlo (poi ribattezzata Montecarlo dai francesi), che divenne il luogo di maggior prestigio del Principato di Monaco. Dal 1919, il Principato di Monaco è sotto la protezione della Repubblica francese. Il Trattato del 17 luglio 1918 concluso tra la Francia e Monaco a tal fine venne riconosciuto dalle Potenze alleate con il Trattato di Versailles del 28 giugno 1919 (art. 436). Alberto I, figlio di Carlo III, fu fra i precursori dell’oceanografia e dell’Interpol. Il principe Luigi II conobbe un periodo difficile durante il secondo conflitto mondiale e subì prima la mite occupazione italiana, poi quella, ben più tragica, dei nazisti. Il principe Ranieri III (1923-2005) salì al trono nel 1949 e negli oltre 55 anni del suo regno trasformò profondamente il paese, aumentandone il territorio del 40% con lo sviluppo dell’area di Larvotto e la costruzione delle nuove Portier e Fontvielle e dando al Principato un’aura internazionale da “favola” con il suo matrimonio con l’attrice Grace Kelly nel 1956. Dal 6 aprile 2005, il nuovo principe è Alberto II, nato nel marzo del 1958. Il giuramento è avvenuto 6 giorni dopo.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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