Irlanda

Bandiera Irlanda

Capitale Dublino
Abitanti 4.581.269
Estensione  Kmq 70283
Valuta Euro
Fuso orario -1h rispetto all’Italia
Elettricità  230 V, presa G
Lingua Inglese, gaelico irlandese
Aeroporti  Dublino DUB, Cork ORK, Shannon SNN, Knock NOC,Kerry KIR, Waterford WAT, Donegal CFN

Dublino (n gaelico Baile Atha Cliath) è la capitale dell’Eire. Sorge sulle coste orientali dell’isola, alla foce del fiume Liffey. La città, che ha conservato un aspetto settecentesco, con grandi case decorate da artisti italiani, è il cuore culturale e turistico del Paese. Tutto il centro storico e in particolare i dintorni di Grafton street, la zona pedonale animata dagli artisti di strada, sono una scoperta affascinante. L’arteria principale è O’Connell street, perpendicolare al corso del fiume. Lungo la riva si trovano splendidi edifici, come il Palazzo di Giustizia e la Dogana. Il monumento più famoso di Dublino è il Trinity College, la prima università irlandese, istituita nel 1592 da Elisabetta I. Interessante è anche il Castello (del XIII sec. e successivamente rimaneggiato) che per ottocento anni è stato la sede dell’amministrazione inglese in Irlanda. Il parco di Saint Stephen’s Green è la più vasta piazza di Dublino; al suo interno vi sono laghetti, giardini, monumenti e sculture. Le chiese principali sono Christ Church, St. Patrick Cathedral, con la tomba di Jonathan Swift, e St. Mary’s Abbey. Il James Joyce Museum ospita le raccolte più rilevanti. Il maggior punto di traffico è O’Connell Bridge che attraversa la Liffey. Phoenix Park è il più grande parco pubblico d’Europa. Gli appassionati di musica infine non potranno rinunciare a una visita all’Irish Music Hall of Fame. Si possono seguire percorsi storici, letterari (la Dublino di Joyce), musicali o quello dei pub. Temple Bar è la zona di Dublino dove si concentrano i più caratteristici pub; il più antico è il Pub Mc Daid’s. Per gli amanti della birra una visita merita il Guinness Hop Store, la celebre birreria fondata nel 1759. Le zone consigliate per gli acquisti sono presso Grafton Street e presso lo St. Stephen’s Green Shopping Center.

Cork sorge su un terreno paludoso, come recita l’antico nome gaelico (Corcaìgh) che significa ‘acquitrino’, ed è la seconda città dopo Dublino nonché il centro culturale dell’Irlanda meridionale. Dopo aver subito le dominazioni dei normanni e dei danesi, fu infine occupata dagli inglesi. Oggi ha una notevole importanza commerciale e vanta industrie vetrarie, di merletti, distillerie e concerie. Possiede un importante porto e, pur se piccola, una discreta vita notturna.

Sligo (in gaelico significa ‘fiume delle conchiglie’) è situata nell’Irlanda nord-occidentale, sull’ampio fiume Garavogue, e si sviluppa attorno alla Sligo Abbey, antica abbazia domenicana eretta nel 1252 con chiesa, chiostro ed edifici conventuali. Tra i più importanti luoghi della città troviamo lo Sligo County Museum, all’interno del quale vi è la stanza del poeta Yeats, e l’Art Gallery con pregevoli dipinti di artisti irlandesi. La St. John’s Cathedral, eretta nel 1812 in stile neogotico, è la chiesa protestante. La Cattedrale dell’Immacolata Concezione (o di St. John), che si trova alla fine di John Street, è la cattedrale cattolica.

Waterford è la capitale del famoso cristallo irlandese. Da visitare la Waterford Glass Factory, dove gli artigiani creano splendidi cristalli rifacendosi alle tecniche e alla tradizione dei mastri vetrai del ‘700.

Kilkenny, sulle rive del fiume Nore, è una delle cittadine più piacevoli del Sud-est. Sorta attorno al monastero fondato da San Canizio nel VI secolo, nel Medioevo fu sede dei parlamenti anglo-irlandesi. È ricca di edifici storici a testimonianza del suo antico passato.

Galway Con la gente che la anima, i festival, le vie strette, le vecchie facciate in pietra dei negozi, i pub brulicanti, le barche a vela sulla costa, Galway è una cittadina che affascina per la sua solarità. Il centro, molto compatto, si estende su entrambe le sponde del fiume Corrib; le zone con i negozi sono a est del fiume.

Da Galway si raggiungono facilmente le isole Aran, dove ad accogliere il visitatore è un ambiente rude, con muri a secco, vento, poche persone che parlano il vero, comprensibile irlandese.

Seguendo il fiume Suir si incontra Cahir, un piccolo borgo dove, su un isolotto di roccia, sorge uno dei più grandi e affascinanti castelli d’Irlanda.

La strada che da Wexford porta a Cork è invece disseminata di scogliere, piccole baie e spiagge; il tutto costellato dalle immancabili testimonianze del passato: tra queste le suggestive rovine del monastero di Ardmore.

Penisola di Dingle:è uno dei luoghi più suggestivi d’Irlanda con i suoi paesaggi selvaggi e ancora quasi completamente incontaminati: qui a dominare è il mare in tempesta che s’infrange sugli scogli aguzzi e un verde intenso che abbraccia lo sguardo. In questo angolo ai confini del mondo sembra di essere protesi verso l’oceano e il clima cambia repentino a seconda del vento. Sebbene una delle attrattive più conosciute sia il delfino Fungi, celebre “abitante” dellaDingle Bay, i luoghi che vi stupiranno e che lasceranno un ricordo indelebile nella vostra memoria sono i paesaggi costieri che portano alla meravigliosa Slea Head, il punto più occidentale della penisola. Oppure la strada che prosegue fino a Ballyferriter e alle Three Sisters Headland, tra francobolli di terra dalle mille tonalità di verde e un mare turchese che incornicia questo stupendo tratto di costa.

The dark Hedges: Se avete intenzione di esplorare le meravigliose e affascinanti Glens of Antrim, vi consigliamo una breve deviazione verso l’interno per ammirare uno degli angoli più magici e “fatati” d’Irlanda, chiamato The Dark Hedges. E’ un breve tratto di strada nei pressi di Bregagh Armoy, a Ballymoney: sembra di essere stati catapultati sul set di un film di Tim Burton. Nel corso degli ultimi 300 anni gli alberi di faggio che ornano entrambi i lati della strada si sono curvati verso l’interno in modo quasi “magico”, intrecciandosi gli uni agli altri, a creare un tunnel ad arco naturale dove si creano meravigliosi giochi d’ombra e di luce tra i rami.

Cliffs of Moher:(Aillte an Mhothair, che significa “scogliere della rovina”, in gaelico irlandese) possiedono numeri importanti: sono lunghe 8 chilometri e raggiungono un’altezza massima 214 metri di altezza. Questa famosissima meta turistica rappresenta una tappa fondamentale sia per un primo viaggio in Irlanda, sia per rivivere emozioni fortissime. Camminare a strapiombo sul mare è una sensazione unica, sembra di essere ai confini del mondo e il panorama raggiunge la poesia massima quando si accendono i colori del tramonto: la massa dei turisti ha già ripreso la strada del ritorno e la pace è interrotta solo dal volo degli uccelli, dal suono del vento e delle onde che s’infrangono sugli scogli.

Dunguaire Castle:lo scorcio che regala questo piccolo maniero affacciato su un’ansa dell’oceano è assolutamente uno dei più suggestivi d’Irlanda: che lo vediate con una bruma densa che tutto avvolge con la sua atmosfera spettrale o con un cielo blu cristallino che fa risaltare il riflesso del castello sull’acqua cobalto come uno specchio perfetto, rimarrete sbalorditi dalla sua bellezza poetica che sembra uscita da un romanzo romantico. Il Dunguaire Castle è uno dei castelli più fotografati d’Irlanda: con la sua posizione scenografica a due passi dalle Cliffs è una meta da non perdere anche nel caso non riusciate a visitarlo al suo interno. Il panorama che regala merita una sosta.

Ashford Castle: uscendo dal meraviglioso villaggio di Congvi troverete magicamente immersi nei boschi frondosi che circondano un castello da favole, l’Ashford Castle. Non fatevi spaventare dall’ingresso l’Ashford Castle monumentale, passate accanto al campo da golf e infine vi troverete di fronte questo capolavoro di architettura che lascia ancora oggi senza fiato. Risalente al 1228, deve la sua conformazione attuale a un nome molto famoso in Irlanda e nel mondo, Arthur Guinness, il fondatore dell’omonima birra scura, che trasformò il castello nella tenuta reale dedicata alla pesca e alla caccia.

Blarney Castle: piccolo ma affascinante villaggio turistico,Blarney si costruisce tutto intorno al famoso omonimo castello, costruito nel 1446 da Dermot Mc Carthy, signore di Munster. Il Blarney Castle deve la sua fama alla celebre Blarney Stone, o pietra dell’eloquenza, incastrata in un muro del cammino di ronda. Secondo la leggenda, chi la bacia, o almeno la tocca, riceve immediatamente il dono della dialettica. Tale credenza deriva da una rimostranza della regina Elisabetta I, cui uno dei proprietari del castello, Cormac Teige MacCarthy, avrebbe tenuto testa così bene alla regina, mascherando l’astuzia tramite l’eloquenza, che costei avrebbe detto, ricevendo una delle sue lettere “This is all Blarney, he never means what he says, he never does what he promises” (“E’ tipico di Blarney: non pensa mai ciò che dice, non fa mai ciò che promette”). Il termine blarney, che significa “lusingare”, sarebbe entrato così nella lingua inglese. Baciare la magica Blarney Stone, comunque, significa salire 1200 gradini, sdraiarsi sulla schiena e rimanere sospesi nel vuoto…un “giochino” molto turistico ma sicuramente divertente!

Malahide: è un pittoresco paesino costieronella zona di Fingal (nella contea Dublino Nord) che ha mantenuto l’atmosfera di villaggio di una volta, placido e immutabile, nonostante lo sviluppo economico: gli immancabili portoni colorati, le tettoie spioventi, i grandi cesti di fiori appesi alle insegne dei negozi, le stradine in salita ma soprattutto l’atmosfera tranquilla e serena che si respira e si percepisce nella calma della gente.E come tutti i paesini irlandesi che si rispettino, possiede molti pub con musica dal vivo, i negozietti caratteristici che sono un piacere per lo sguardo e tanti ristoranti multietnici, turchi, grechi, italiani che fanno di Malahide la capitale dei buon gustai sulla costa. Ma a rendere tanto famosa questo villaggio è sicuramente il suo castello, il Malahide Castle! Si dice che sia uno dei castelli più antichi d’Irlanda: costruito nel XII secolo, diventò la residenza della famiglia dei Talbot fino al 1976 e possiede ancora una ricca e prestigiosa mobilia risalente al XVI secolo e un’importante collezione di ritratti. Secondo un’antica leggenda 14 cugini Talbot fecero colazione al castello prima di partecipare alla Battaglia del Boyne nel 1690 per non farvi più ritorno. Molti ritratti di famiglia sono ancora appesi nella Great Hall medievale. Malahide Castle, situato su 250 acri di parco nella graziosa cittadina di mare di Malahide, fu sia fortezza che abitazione privata per quasi ottocento anni e rappresenta un interessante miscuglio di stili architettonici. Se state scappando dalla concitazione della capitale e desiderate dedicare un pomeriggio al relax e alla natura, i 100 ettari del suo parco non vi deluderanno, così come lo scorcio mozzafiato che saprà regalarvi all’ingresso. Da qualche anno poi è anche diveno luogo privilegiato per concerti spettacolari come quello dei Radiohead! Ma il castello si presta anche ad altre iniziative come il Ghost Tour: si dice che qui vi dimorino ben 5 fantasmi, che potranno farvi l’onore di un saluto! Oppure, per i più esigenti, la possibilità di cenare nelle sontuose stanze del castello con un ricco banchetto accompagnato da un intrattenimento musicale di musica tradizionale. In ogni caso vi consigliamo di non abbandonare il castello prima di aver assagiato gli Scones che si possono degustare all’interno!

Il clima irlandese è temperato, ma molto più caldo di tante altre località poste a latitudini simili, come la Polonia (nel continente europeo) o Terranova (dall’altra parte dell’Atlantico), a causa dell’influenza della Corrente del Golfo. I venti soffiano prevalentemente da sud-ovest a nord-est, e sono i principali autori delle caratteristiche montagne occidentali e del territorio costiero impervio. La precipitazioni sono diffusissime, specialmente nell’ovest dove ormai fanno parte della vita quotidiana: Valentia Island, a largo del Kerry, riceve quasi il doppio della pioggia di Dublino (situata ad est) (1400 mm rispetto a 762 mm). Considerando tutta la nazione irlandese, circa il 60% delle piogge annuali cade fra agosto e gennaio. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi dell’anno e le temperature oscillano fra i 4 °C e i 7 °C in questo periodo. Luglio e agosto sono i più caldi, con temperature medie sui 14 – 16 °C, anche se talvolta arrivano anche a 25°. I mesi più soleggiati sono maggio e giugno, con una media di 5-7 ore di sole pieno giornaliero. Per quanto riguarda l’inverno, le temperature medie le godono le baie a sud-ovest: nelle penisole di Beara, Iveragh e Dingle, nei punti più riparati, vivono piante mediterranee. Le temperature medie invernali sono di 6-7° e le gelate sui versanti esposti a sud sono rarissime. Nell’interno la situazione cambia: la temperatura media è di 1-2° e nelle notti serene sono frequenti le gelate (anche se normalmente non si scende oltre i 3-4° sotto zero).

Passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio in corso di validità.
Nessuna.
Patente italiana. Guida a sinistra.

Abitata sin dalla preistoria, l’Irlanda fu conquistata nel 4° secolo a.C. dalle popolazioni celtiche degli Scoti e dei Gaeli. Rimasta ai margini del mondo romano, si diede una rudimentale struttura unitaria e fu cristianizzata tra 5° e 6° secolo d.C. Fu quindi invasa tra l’8° e il 9° secolo dai Vichinghi, che vi rimasero sino al 1014, quando furono cacciati dal re irlandese Brian Boru. Circa 150 anni più tardi ebbe inizio la conquista dell’isola da parte degli Inglesi, che proseguì nei secoli successivi nonostante la resistenza delle popolazioni locali. Alla fine del 15° secolo l’Irlanda era ormai sottomessa alla corona d’Inghilterra. Essa aveva un proprio parlamento, che poteva però legiferare soltanto con l’approvazione dei re inglesi. In questa situazione, prese avvio un conflitto di lunghissima durata che si protrasse, seppure in forme diverse, fino al 20° secolo.

Nella prima metà del Cinquecento l’Inghilterra tentò di imporre all’Irlanda la Chiesa anglicana e il protestantesimo. Il cattolicesimo divenne allora un elemento essenziale dell’identità irlandese e in questo quadro i conflitti tra le due parti crebbero d’intensità. Nel 1800, con l’Atto di unione, l’Irlanda fu formalmente unita alla Gran Bretagna e lo stesso parlamento irlandese fu soppresso. Queste misure si sommavano alle pesanti condizioni di vita di molti Irlandesi, oppressi da una minoranza di grandi proprietari terrieri inglesi e protestanti che la corona, fin dalla seconda metà del 16° secolo, aveva insediato con la forza in Irlanda, in particolare nelle regioni nordorientali dell’isola. Nella seconda metà dell’Ottocento la situazione cominciò a mutare: da un lato, per il crescente attivismo dei nazionalisti irlandesi, che crearono nel 1905 il partito Sinn Féin (“noi stessi”); dall’altro lato, per l’iniziativa dello stesso governo britannico che, con il primo ministro William E. Gladstone, si sforzò di introdurre in Irlanda la home rule, l’autogoverno, approvato però solo nel 1910. Lo scoppio della Prima guerra mondiale ne fece tuttavia sospendere l’applicazione e pose anzi le premesse di un nuovo ciclo di violenze in cui ebbe un ruolo cruciale l’IRA (Irish republican army “esercito repubblicano irlandese”). Alla fine, tra il 1920 e il 1921, si giunse a una soluzione di compromesso. L’Irlanda fu divisa in due parti: sei delle nove contee dell’Ulster, situate nel Nord e in prevalenza protestanti (ma con una consistente minoranza cattolica), continuarono a far parte del Regno di Gran Bretagna; il resto del paese, prevalentemente cattolico, ottenne invece l’indipendenza nell’ambito del Commonwealth e assunse il nome di Stato libero d’Irlanda.

La nascita dello Stato libero d’Irlanda suscitò una vera e propria guerra civile tra le forze favorevoli a questo compromesso e quelle che volevano l’unificazione dell’intera isola. Negli anni successivi lo Stato libero d’Irlanda si staccò del tutto dal Commonwealth: nel 1937 fu infatti proclamata la Repubblica d’Irlanda (Eire in gaelico), che nel 1949 ottenne la completa indipendenza dalla Gran Bretagna. A partire dagli anni Sessanta le sei contee dell’Ulster ‒ dove i cattolici, in costante crescita, rivendicavano l’unione alla repubblica irlandese e i protestanti il mantenimento dell’unione con la Gran Bretagna ‒ divennero teatro delle violenze dell’IRA e dei gruppi terroristici protestanti, aggravate dalla militarizzazione della regione da parte della Gran Bretagna. Tali violenze continuarono per tutti gli anni Settanta e Ottanta. Ma andarono stemperandosi nel corso degli anni Novanta, in particolare dopo che fu siglato, nel 1998, un decisivo accordo con la Gran Bretagna, con il quale l’Irlanda del Nord ottenne un’ampia autonomia e un parlamento dotato di poteri effettivi; nel 2005 l’IRA ha rinunciato ufficialmente alla lotta armata. La Repubblica d’Irlanda fa parte dell’Unione europea.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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