Cipro

Bandiera Cipro

Capitale Nicosia
Abitanti 865.900
Estensione  Kmq 9.251 
Valuta euro
Fuso orario +1h rispetto all’Italia
Elettricità  240 V, presa G
Lingua Greco, turco
Aeroporti  Paphos PFO, Larnaca LCA, Ercan ECN (Cipro Nord)
Porti Larnaca, Limassol

Nicosia è una città divisa da antiche mura. Le mura furono costruite dai veneziani nel 1570 e la maggior parte dei monumenti della città si trovano all’interno di queste mura. All’interno della città vecchia si può ammirare il famoso quartiere turistico di Laiki Yitonaik e molte bellissime chiese. Uno dei modi migliori per visitare la città è camminare lungo le tortuose stradine. Uno degli edifici più belli della città vecchia è la Casa del Dragomanno. Costruita nel quindicesimo secolo, è un eccellente esempio di stile ottomano e veneziano. Il dragomanno era il traduttore del governo turco e faceva da intermediario tra il governo ottomano e gli esponenti dei cristiani ortodossi. Venne decapitato nel 1808, ma la sua casa è rimasta quasi intatta.

Amathus, storicamente era una delle più antiche città reali di Cipro. Le rovine in parte coperte dal mare ci suggeriscono che attività umane erano presenti nella città già dal 1100 a.C.. Potrete vedere i resti dell’acropoli, il tempio storico di Afrodite e la necropoli. I visitatori avranno la possibilità di esplorare l’area e vedere rari tesori archeologici.

La Valle dei Cedri è impedibile per gli amanti della natura. Si trova tra i Troodos, e la valle ha un nome appropriato, infatti ci sono migliaia di alberi di cedro di Cipro. Dalla remota posizione della valle, qui potrete godere di pace e tranquillità ed ammirare il muflone, una specie di pecora selvatica, simbolo della nazione.

Choirokitia, se siete amanti della storia, rimarrete affascinati dagli insediamenti risalenti all’età della pietra. Il sito si trova tra Lamaca e Limassol, ed offre rovine che sono eccezionalmente conservate risalenti al sesto secolo a.C.. E’ uno dei primi insediamenti umani ed è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Vi si trovano oltre 60 case dell’età della pietra, strade originali ed una grande dimora.

Larnaca, situata vicino all’aeroporto di Larnaca, si può ammirara l’Hala Sultan Tekkesi, una moschea storica circondata da bellissimi giardini. La moschea si trova sulle rive del Lago Salato di Lamaka e d’inverno vi migrano molti fenicotteri. Larnaca ospita diversi musei, tra cui quello bizantino, il District Archegological Museum, il Pierides Museum ed il museo di Storia Naturale. Nella parte nord occidentale di Larnaca potrete trovare le rovine dell’antica Kition, come era conosciuta l’antica Larnaca durante il periodo biblico. Sono ancora visibili i resti di cinque templi risalenti al tredicesimo secolo avanti Cristo, di cui il tempio fenicio presenta particolare interesse. Venne costruito sulle rovine di un precedente tempio risalente all’età del bronzo. La parte più bassa della mura settentrionali della città è ancora visibile.Inoltre da segnalare la presenza del Monastero Stavrovouni.

Limassol, le antiche rovine di Kourion ed il castello di Kolossi possono essere visitate insieme in un solo giorno. Ci sono due meravigliose testimonianze dell’importanza storica di Cipro. Il sito di Kourion risale al secondo secolo d.C. e Kolossi al tredicesimo secolo. Le rovine di Kourion si trova in uno scenario mozzafiato e sono uno dei siti archeologi più belli di Cipro. Il castello di Kolossi era abitato dai Cavalieri Ospitalieri, ed è un luogo davvero affascinante. Entrambi i luoghi danno la possibilità di andare indietro nel tempo e vedere come era la vita centinaia di anni fa.

Paphos, è una città con moltissime cose meravigliose da visitare, tra cui le famosissime Tombe dei Re. Queste tombe sono molto simili a quelle egiziane e sono scolpite in una solida roccia con bellissime colonne. Il porto di Paphos attrae turisti tutto l’anno. Il molo è circondato da ristoranti, caffetterie e taverne, in uno scenario davvero stupendo. Il castello di Paphos è ciò che rimane di un precedente castello del 1391, che venne distrutto. Gli ottomani utilizzarono il castello come prigione, mentre gli inglesi lo usarono come magazzino per il sale. La vista dalla cima del castello è superba.

Troodos offre dalle foreste delle montagne la possibilità di godere di una vista mozzafiato. La cima più alta di Cipro è il Monte Olimpo, la cui vetta in inverno è coperta di neve ed ha anche impianti di sci. Ci sono 10 chiese a Troodos, conosciute come le chiese dipinte. Una di queste è la chiesa di Panaria tou Araka, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Si trova vicino al villaggio di Lagoudera ed è circondata da alberi e piselli selvatici, da cui prende il nome. La chiesa è molto piccola, ma le dimensioni non contano quando entrerete e potrete ammirare gli stupendi colori. Gli affreschi risalenti al dodicesimo secolo sono meravigliosi.

Monastero di Kykkos: il più ricco e prospero tra quelli dell’isola, si trova nella regione di Marathasa. È situato sul picco di una montagna, ad un’altitudine di 1318 metri, a nordovest dei monti Troodos. Dedicato alla Vergine Maria, il monastero possiede una delle tre icone attribuite a San Luca, l’Evangelista. L’icona, ricoperta da uno strato d’argento, è custodita in un reliquiario di madreperla e guscio di tartaruga, posto di fronte all’iconostasi.

Famagosta: (Αμμόχωστος, Ammochostos in greco, Gazimağusa in turco) è una città di 63.091 abitanti situata sulla costa orientale. I luoghi più importanti del centro storico di Famagosta sono la Torre di Otello, le mura veneziane, la moschea di Lala Mustafa Pasha e i resti di numerose chiese.

Il clima dell’isola è di tipo mediterraneo-subtropicale, con estati calde e asciutte e inverni umidi ma temperati. Nella città di Nicosia il valore medio annuale della temperatura massima è pari a 25,9 °C, quello della temperatura minima raggiunge i 12,5 °C. Annualmente sull’isola cadono 500mm di pioggia prevalentemente durante l’inverno. Le zone dell’entroterra cipriota sono caratterizzate in estate dalla siccità e dal seccume della bassa vegetazione, che favorisce lo sviluppo di incendi. Spesso su Cipro spirano venti caldi provenienti dai deserti africani. Il clima temperato ha modellato il paesaggio rendendolo l’habitat ideale per alberi come l’ulivo. In inverno sulle vette dei Troodos cade della neve e si registrano temperature anche sotto gli 0 °C.

Passaporto/carta d’identità valida per l’espatrio in corso di validità. Visto d’ingresso non necessario per l’ingresso nella Repubblica di Cipro. Per entrare nella cosiddetta “Repubblica Turca di Cipro del Nord” (provenendo da Sud) è ufficialmente richiesto il passaporto, anche se, di solito, viene accettata anche la Carta d’Identità. Verrà rilasciato un “visto” su un foglio di carta separato, che dovrà essere restituito al momento del rientro nella Repubblica di Cipro.

Nessuna.
Patente italiana. Guida a sinistra. Si ricorda a chi guida all’estero un’auto non propria che è consigliabile avere una delega a condurre del proprietario con firma autenticata.

I mezzi di trasporto noleggiati al Nord non hanno la copertura assicurativa nel Sud (e viceversa). In caso di visita delle due parti dell’isola si consiglia di procedere a due distinti noleggi auto.

Cipro è sempre stata un’importante stazione di scambio fra gli imperi d’Europa, Africa e Medio Oriente e in tutta la sua storia c’è sempre stato qualcuno che ha cercato di sottrarla a qualcun altro. Dapprima se ne impossessarono i micenei, poi i fenici, gli egiziani, gli assiri e i persiani. Alessandro Magno la strappò a questi ultimi, poi Cipro passò nelle mani di Tolomeo I. Nel 58 a.C. cadde sotto il dominio dei romani, che mantennero l’isola in relativa pace e sicurezza fino al VII secolo, quando gli imperi bizantino e islamico diedero il via a tre secoli di contese. Nel 1191 Riccardo Cuor di Leone, lungo il percorso che lo conduceva alle Crociate, tentò di conquistarla, ma i ciprioti opposero resistenza (uno di essi uccise il suo falco, spingendolo a massacrare gli abitanti di alcuni villaggi per rappresaglia) ed egli decise di vendere l’isola ai Templari, che a loro volta la cedettero a Guido di Lusignano; i suoi eredi regnarono poi per tre secoli, reprimendo la cultura e la religione ortodossa ma facendo meraviglie per quel che riguarda l’economia. Nel 1489 Cipro cadde sotto i veneziani, che però furono ben presto (nel 1571) spodestati dall’impero ottomano, all’epoca in forte espansione, che governò l’isola per 300 anni prima di cederla alla Gran Bretagna. Nel 1925 Cipro divenne una colonia del Regno Unito, ma i Ciprioti ne avevano abbastanza di essere una pedina nelle mani degli imperialisti e fu così che iniziarono le agitazioni per l’autodeterminazione. Furono proprio tali fermenti a gettare le basi per l’odierno conflitto fra Grecia e Turchia: mentre molti greco-ciprioti auspicavano un’unione con la Grecia (movimento noto come enosis), la popolazione turca non ne era affatto entusiasta. Nel 1950 la Chiesa ortodossa cipriota e il 96% dei greco-ciprioti si espressero a favore dell’ enosis. In risposta gli inglesi redassero una nuova costituzione, che fu accolta dalla popolazione turca ma respinta dall’Organizzazione nazionale dei combattenti per la libertà di Cipro; costoro, che desideravano unicamente l’attuazione dell’ enosis, diedero inizio a una serie di azioni terroristiche contro gli inglesi. Nell’agosto 1960 la Gran Bretagna concesse a Cipro l’indipendenza. Un greco, l’arcivescovo Makarios, fu eletto presidente, mentre il turco Kükük divenne vicepresidente. Nel 1964 Makarios stava instaurando legami sempre più stretti con la Grecia e, poiché la violenza tra i due gruppi etnici era in aumento, le Nazioni Unite inviarono sull’isola le loro forze di pace. Nel 1967 una giunta militare si sostituì al governo greco e l’enosis venne abbandonata – neppure i più ferventi filogreci volevano l’unione con un regime così repressivo. Ma la Grecia non si arrese: il 15 luglio 1974 un colpo di stato organizzato anche con l’aiuto della CIA, depose Makarios e lo rimpiazzò con un presidente fantoccio. La Turchia rispose con l’invasione dell’isola e i greci si ritirarono velocemente, ma i turchi non si placarono e arrivarono a occupare un terzo dell’isola, costringendo 180.000 greco-ciprioti ad abbandonare le loro abitazioni. Nel 1983 i turco-ciprioti proclamarono uno stato separato chiamandolo Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuto come stato sovrano solo dalla Turchia. Nonostante gli sporadici negoziati di pace intrapresi sinora, Cipro continua a essere divisa in due. Le Nazioni Unite hanno gradatamente ridotto la loro presenza sull’isola e le scaramucce lungo il confine sono in aumento. L’acquisto da parte della Repubblica di Cipro di missili in grado di raggiungere la costa turca ha ulteriormente inasprito i rapporti tra le due comunità. Tuttavia, sia la Turchia sia Cipro sono intenzionati a diventare membri a pieno titolo dell’Unione Europea e ciò potrebbe costringere le due parti a trovare una soluzione diplomatica a questo annoso conflitto. Le elezioni presidenziali del febbraio 2003 sono state vinte da Tassos Papadopoulos, leader del partito greco-cipriota Dimokratikon Komma (Diko). Nel maggio 2003, le frontiere si sono aperte e, finalmente, circa un terzo della popolazione dell’isola è andato a vedere l’altra parte. Che ciprioti turchi e ciprioti greci si vedessero, così da vicino, non accadeva dal 1974. Tuttavia con il referendum del 24 aprile 2004 i ciprioti greci hanno votato no alla riunificazione, allontanando così l’idea della libera circolazione sull’isola. Dal primo maggio 2004 la Repubblica di Cipro è effettivamente entrata a far parte dell’Unione Europea, insieme ad altri nove paesi: Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica slovacca, Slovenia.

Prestare attenzione alle restrizioni se si intende visitare la parte nord turco-cipriota (cosiddetta Repubblica Turca di Cipro del Nord) non riconosciuta come entità statale e presidiata da controlli militari soprattutto nella zona di confine.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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