Bruxelles: (in fiammingo Brussel) è la capitale del Belgio e il capoluogo della provincia del Brabante, oltre che sede delle maggiori istituzioni dell’Unione Europea: la Commissione, il Consiglio dei Ministri e il Parlamento. La Grand’Place è considerata tra le piazze più belle del mondo, un palazzo a cielo aperto, ricco di fascino. Nel cuore della Grand’Place si erge l’Hotel de Ville, il più imponente municipio tardo-gotico fiammingo (1402), con un’altissima torre centrale (91 m) a cuspidi e guglie. Poco lontano vale la pena di visitare il Museo del Cacao e del Cioccolato, che racconta la storia di questa prelibatezza. Allontanandosi di poco, si arriva nel quartiere chiamato l’Isola Sacra, tutto viuzze e piccoli mercati. I Musei Reali delle Belle Arti custodiscono una delle più importanti e interessanti collezioni dell’arte fiamminga. Nel XIX secolo Bruxelles si allargò a macchia d’olio inglobando i centri vicini: architetti e decoratori vi crearono uno stile nuovo, l’art nouveau. Il museo di arte moderna, infine, espone una raccolta di pittori belgi del XIX secolo (notevole il nucleo dei dipinti di Ensor) e del XX secolo (Magritte, Permeke) e di artisti stranieri soprattutto francesi (David, Ingres, Corot, Coubert, Delacroix, Bonnard, Matisse). Numerosi i luoghi di appuntamento per gli amanti della musica: il più importante è il Teatro Mannaie, uno dei templi lirici più frequentati d’Europa.
Anversa: (in francese Anvers, in fiammingo Antwerpen) è il massimo porto del Paese e la seconda città per popolazione dopo la capitale. Il centro storico conserva numerose testimonianze medievali e rinascimentali, come le dimore dei ricchi mercanti e le sedi delle antiche corporazioni, dalle facciate di vetro e pietra, proprie dell’architettura fiamminga medievale. Centro storico è il Meir, lunga piazza sulla quale si affacciano i più famosi caffè, negozi e ristoranti, e nei cui pressi sono i più importanti edifici cittadini, tra cui la Cattedrale di Notre-Dame, a sette navate, la più grande chiesa gotica del Belgio, in stile brabantino. Nella cattedrale sono alcuni capolavori di Rubens. Medievale è il Castello dello Steen (le fondazioni risalgono al IX secolo), affacciato alla Schelda, ma in massima parte ricostruito nel XVI secolo; oggi vi è allogato il Museo Nazionale della Marina. Numerose sono pure le dimore patrizie del Seicento, che presero a modello la casa di Rubens (Rubenshuis), dove egli abitò dal 1610 sino alla morte (1640). Musei di straordinario interesse completano il patrimonio artistico della città, a cominciare dal Koninklijk Museum voor Schone Kunsten (Museo Reale di Belle Arti) che raccoglie capolavori di tutti i maestri fiamminghi (tra cui Van Eyck, Rubens, Van Dyck).
Brugge: (in francese Bruges), capoluogo della provincia della Fiandra Occidentale (in fiammingo West-Vlaanderen; in francese Flandre Occidentale), è la città fiamminga che più ha conservato l’aspetto medievale. La rete dei canali, attraversati da ponti e fiancheggiati da banchine, e le case borghesi coronate da cuspidi merlate (à pignons) determinano il fascino di questo centro antico. La città, di forma ovale, conserva della cinta muraria del 1326 le quattro porte (di Gand, di Ostenda, Maréchale e della Ste-Croix). Il nucleo storico è rappresentato dalla Grand’Place, tipica piazza fiamminga. La Cattedrale del St.-Sauveur (iniziata nel 1182 e terminata nel XIV secolo) è la più antica chiesa gotica in mattoni del Belgio. La raccolta del Museo Groeninge è fondamentale per la conoscenza della scuola pittorica di Brugge: tra i molti capolavori esposti vanno citati la Madonna del canonico van der Paele di J. van Eyck, il Ritratto di Filippo il Buono duca di Borgogna di R. van der Goes, il Trittico di Guillame Moreel di H. Memling, il Trittico del battesimo di Cristo di G. David.
Gand: (in fiammingo Gent), capoluogo della Fiandra Orientale (in fiammingo Oost-Vlaanderen; in francese Flandre Orientale), è una città antica ricca di fascino. Il centro storico, tutto area pedonale, presenta un complesso eccezionale di edifici religiosi e civili, che vanno dal XII al XVIII secolo. Caratteristici sono il Petit Béguinage Notre-Dame (fondato nel 1234 circa); il Béguinage Ste-Elisabeth, con case romaniche, gotiche, rinascimentali e barocche; e le case delle corporazioni lungo il Quai des Herbes (dal XIII al XVIII secolo). Importantissimo è il Museo delle Belle arti, che espone dipinti di pittori fiamminghi dei secoli XVI-XVII (H. Bosch, Rubens, J. Jordaens), olandesi del Seicento, francesi dell’Ottocento (Corot, Courbet, Millet, Daubigny), dipinti e sculture di artisti belgi dei secoli XIX-XX (tra cui una raccolta di opere di G. Minne), arazzi di Bruxelles.
Liegi: (in francese Liège; in fiammingo Luik) è il più importante centro culturale del Belgio di lingua francese. Famosa nei secoli XII-XIII per i lavori in bronzo e ottone, per l’intaglio dell’avorio e per la splendida produzione di smalti, possiede numerose chiese in stile gotico. Tra gli edifici civili, notevoli il Palazzo dei Principi-Vescovi, in forme gotico-rinascimentali, il mercato delle carni (1545) e il Municipio (1714-18). Il Museo delle Belle arti raccoglie dipinti di scuola francese e belga dal XIII secolo a oggi.
Vallonia: si tratta della regione francofona di sud-est. Il tour di questa zona può iniziare non lontano da Bruxelles con la visita ai castelli di Gaasbeek e di Beersel, alla tipica cittadina di Nivelles e Waterloo, tappa conclusiva dell’epopea napoleonica. Proseguendo poi a ovest, si raggiunge la città d’arte di Tournai, a pochi chilometri dal confine francese. Sebbene molto danneggiata dalle due guerre mondiali, la città conserva preziose testimonianze del suo passato, nella commistione di stili Luigi XIV e fiammingo.
Ardenne: è la regione più ricca di attrattive naturalistiche del Paese. In questo vasto altipiano solcato dagli affluenti della Mosa, tratti di foresta si alternano a pascoli e distese erbose.Nata per proteggere il corso della Mosa, Namur – capoluogo della provincia omonima – è un centro ricco di monumenti e musei. È la base migliore per visitare la zona, in ottima posizione lungo la linea ferroviaria per il Lussemburgo.
Anche La Roche, dominata dalle rovine del castello feudale, è un interessante centro di villeggiatura.
Castello dei Conti di Fiandra: è un castello medievale della città belga di Gand/Gent, nelle Fiandre orientali. Venne fatto costruire intorno al 1180 da Filippo d’Alsazia sui resti di uno precedente castello del IX secolo secondo lo stile dei forti dei Crociati in Siria. Venne completamente restaurato nel XIX-XX secolo. L’edificio rappresentò il “centro di potere” dei conti di Fiandra nel corso di tutto il Medioevo ed è l’unico castellomedievale fatto costruire dai conti di Fiandra che si sia conservato pressoché intatto.
Mercato del tessuto: è uno dei capolavori dell’Architettura gotica secondo il suo stile brabantino e uno dei più grandi edifici civili del Medioevo. Sorge sul centrale Grote Markt, la piazza del Mercato grande, di Ypres. Era il mercato coperto e magazzino di stoccaggio dei tessuti prodotti dall’industria cittadina, oggi è il simbolo indiscusso dello sviluppo economico che le Fiandre avevano raggiunto nel medioevo.
Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg: (Basilique du Sacré-Cœur de Koekelberg) è edificata nella Regione di Bruxelles-Capitale, nel comune di Koekelberg, e per estensione è la sesta chiesa al mondo. La basilica rappresenta la maggiore costruzione al mondo dell’Art déco, con i suoi 89 metri di altezza e 167 metri di lunghezza esterna. Le torri sono alte 65 metri e la cupolache domina l’insieme si trova ad una altezza di 100 metri per un diametro di 33 metri. All’interno è coperta con terracotta e decorata da magnifiche vetrate.
Dinant: è un comune belga di 13.143 abitanti situato nella provincia vallona di Namur. Si trova sull’alto corso della Mosa, nel Belgio francofono, in una stretta della valle ed è dominata da una fortezza. Caratteristica è la cattedrale realizzata in pietra nera. A Dinant nacque nel 1814 Adolphe Sax (Antoine Joseph Sax), costruttore di strumenti musicali ed inventore del sassofono o sax.
Mons: (in fiammingo Bergen, in vallone Mont) è un comune di 92.008 abitanti, capoluogo della provincia vallona dell’Hainaut. Mons è situata a circa 70 km a sud-ovest della capitale Bruxelles, 240 km a nord-est di Parigi, 75 km ad est di Lilla. La città è un’importante crocevia di assi autostradali E19 (Amsterdam-Anversa-Bruxelles-Parigi) ed E42 (Lilla-Charleroi-Liegi-Francoforte sul Meno). La città, che sorge su una ripida collina, ha origini antiche, ma è famosa in particolare per le vicende associate alla prima e alla seconda guerra mondiale. Oggi Mons è un’accogliente cittadina la cui vita sociale si concentra attorno alla Grand Place, con i suoi caffè all’aperto. Altre attrazioni di Mons sono il Musée de la Guerre incentrato sul ruolo di Mons nelle due guerre mondiali, e il Musée du Vieux Nimy, con una bella collezione di porcellane di Delft. Il solo beffroi (torre campanaria) barocco di tutto il Belgio patrimonio mondiale dell’UNESCO: 87 metri di torre seicentesca in gres e pietra azzurra con un carillon di 49 campane. Nel 2015, Mons si fregerà del titolo di capitale Europea della Cultura.
Durbuy: (in vallone Derbu) è un comune belga di 10.633 abitanti, situato nella provincia vallona del Lussemburgo. La “più piccola città del mondo” sulla riva dell’Ourthe, ai piedi della parete granitica de La Falize, gli edifici del XVII secolo e le stradine che conservano le caratteristiche medievali. Ogni due domeniche, Durbuy propone la Promenade Gourmande Vieille Ville: due ore di scoperta guidata (tre lingue) del centro storico con appetitose soste per gustare i prodotti tipici della città.
Namur: è una città del Belgio di circa 100.000 abitanti, capitale della Vallonia, capoluogo dell’omonima provincia e sede vescovile cattolica, posta alla confluenza dei fiumi Mosa e Sambre. Il centro sorse con scopi militari in epoca merovingia per presidiare la valle della Mosa: il monumento principale della città è la cattedrale di Sant’Albano, che tra il 1751 e il 1763 ha assunto l’attuale compagine neoclassica(conserva alcuni dipinti di Jacob Jordaens e di Anton van Dyck, insieme alle sculture del fiammingo Laurent Delvaux); importanti anche il Musée des Arts Anciens du Namurois e il Musée Archéologique. Il forte bastionato che presidiava la Sambre (la Citadelle), teatro di innumerevoli assedi, e che conserva le tracce di grandi ingegneri militari quali Vauban e Menno van Coehoorn, dal 1891 è stato trasformato in parco.
Abbazia di Notre Dame d’Orval (Abdij Notre-Dame d’Orval): è un monastero cistercense fondato nel 1132 nella regione storica della Gaume, ed è situata a Villers-devant-Orval, nella attuale provincia vallone del Lussemburgo. L’abbazia è rinomata per la sua storia e per la vita spirituale dei monaci ma anche per la locale produzione di un formaggio tipico e della birra trappista Orval, nell’annesso birrificio.
Il clima è di tipo atlantico, caratterizzato sulla costa da una forte umidità e da scarse variazioni di temperatura. Nelle regioni interne si ha un aumento dell’escursione termica e sui rilievi gli inverni sono più rigidi. Le precipitazioni sono abbondanti e regolari. Il Belgio gode di un clima che nel complesso può definirsi atlantico; ma sia perché il territorio si addentra alquanto nell’interno del continente, sia per la presenza dell’altopiano delle Ardenne, vi sono differenze sensibili in rapporto all’altitudine e alla distanza dal mare. Le temperature medie aumentano col procedere dall’interno verso la costa. La media delle temperature massime estive è di 25 °C, quella delle massime invernali è di 7,2 °C; i minimi e massimi annuali registrati nella storia sono: -30,1 °C e +29,8 °C. Le precipitazioni sono ben distribuite tra i mesi dell’anno, ma solo sulla costa il regime è oceanico (con piogge in tutte le stagioni, con prevalenza in autunno), in quanto nell’interno del Paese si fa già sentire l’influenza dell’Europa continentale, con una maggiore incidenza delle precipitazioni estive.
La storia vera e propria del Belgio come nazione inizia solo a partire dal 1830 con la raggiunta indipendenza del paese. Tuttavia le testimonianze del suo territorio parlano di una storia più antica che risale al VII secolo a.c. quando il Belgio era abitato da popolazioni celtiche. Tra il II ed il IV secolo d.c. il territorio divenne dominio romano, venne occupato da popolazioni germaniche, da Franchi e da Sassoni, che portarono con sé la secolare divisione linguistica tuttora presente. Da allora per quattro secoli, il Belgio fu dapprima sotto la dinastia dei Merovingi e poi dei Carolingi. Con il Trattato di Verdun (843), che sanciva la divisione del Sacro Romano Impero, il Belgio venne diviso tra Carlo il Calvo re di Francia, e Lotario re d’Italia. Il Medioevo vide il fiorire dei traffici e dei commerci verso l’oriente, favoriti anche dalle spedizioni dei Crociati, spesso guidati da grandi feudatari belgi (uno fra questi fu Goffredo di Buglione). Nel 1384 Margherita di Fiandra sposò Filippo l’Ardito, duca di Borgogna e portò in dote i territori d’Oltre Schelda, Fiandra, Brabante e Hinaut ,che vennero riunite nella Contea di Fiandra. Poco dopo, in seguito alla politica accentratrice del granduca d’Occidente Filippo il Buono, nacque un’entità che prese il nome di Paesi Bassi che comprendeva i territori del Belgio e gran parte dell’attuale Olanda, con Bruxelles come città principale. Dal punto di vista artistico e culturale questo fu un periodo d’oro per il Belgio: sorse l’Università di Lovanio ed il porto di Anversa divenne il primo in Europa. Intorno alla metà del XV secolo cominciò il declino ed alla fine del secolo i Paesi Bassi tornarono sotto l’influenza dell’Impero germanico con Carlo V, fiammingo di nascita, che rese definitiva con uno statuto l?unificazione di Belgio ed Olanda nelle 17 province dei Paesi Bassi. Nel secolo successivo le lotte religiose e la conquista spagnola furono determinanti nel creare la scissione tra fiamminghi e valloni, scissione che da quel momento in poi divenne definitiva. Con il Trattato di Utrech (1579) si formarono due stati: da una parte le sette province riformate fiamminghe o del Nord, controllate dalla Germania, dall’altra le dieci province cattoliche fiamminghe e valloni, sotto il potere della Spagna. Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna sancì la nascita dei Paesi Bassi (Belgio, Olanda e Lussemburgo), sotto Guglielmo I d’Orange-Nassau. Nel 1830 i conflitti tra Fiamminghi e Valloni sfociarono nella Rivoluzione di Bruxelles: il Belgio proclamò la propria indipendenza ed elesse suo sovrano Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha. Durante la guerra, nonostante la sua proclamata neutralità, il Belgio venne invaso dalle forze tedesche ed alla fine del secondo conflitto Leopoldo II fu costretto ad esiliare dopo aver firmato la resa incondizionata. Rientrò in patria nel 1950 per abdicare in favore del figlio, Baldovino I. Nel 1948 nacque il Benelux e il Belgio entrò a far parte di ONU e NATO. Negli anni ’60 il Belgio abbandonò i suoi possedimenti colonici nel continente africano, che finalmente divennero indipendenti. Nel 1971 il Belgio diventa uno Stato federale, con l’attuale ordinamento.
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