Andorra la Vella: situata a 1.070 m d’altitudine sulle rive del Gran Valira, è un importante centro turistico dei Pirenei. La capitale è collegata ai versanti spagnolo (Ilo de Urgell) e francese (Hospitalet) da una grande strada che attraversa il Paese. Sede degli organi di governo e polo economico, conserva edifici storici importanti come la Casa de Vall (XVI secolo), sede del Parlamento e del tribunale. Da visitare è il quartiere di Barri Antic, cuore di la Vella. Nella piazza principale, Placa la Poble, si trovano il teatro e l’accademia di musica.
Caldea: situata a sud-ovest, è un enorme complesso termale con acque sorgive che sgorgano a 32° C. Il centro è molto frequentato dai turisti che dopo una giornata sulla neve vengono qui a rilassarsi.
Ordino: piacevole villaggio, ha mantenuto intatte le tipiche caratteristiche architettoniche dei paesini pirenaici; rinomato centro invernale a soli 10 km dalla capitale. Merita la visita il museo d’Areny i Plandolit.
Encamp: famosa cittadina dove si trova il museo storico dell’automobile nel quale sono conservate, oltre a numerose moto e biciclette, splendide auto d’epoca. È celebre anche per la chiesa di Sant Romà de les Bons del XII secolo.
La posizione montagnosa di Andorra influenza il suo clima che è caratterizzato da inverni freddi ed estati miti. Le giornate, durante tutto l’anno, sono generalmente soleggiate. La stagione sciistica si svolge nei mesi più freddi, tra dicembre e marzo, quando la neve è abbondante. Con l’aiuto di macchine di innevamento e ad altitudini più elevate, la stagione sciistica può durare fino in primavera. La piovosità è maggiore nei mesi di maggio e agosto. In giugno e luglio ci sono meno piogge e temperature più calde, ideali per fare trekking. La temperatura media si aggira fra i -2°C ed i 24°C.
Passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio in corso di validità.
Patente italiana e internazionale. L’assicurazione italiana è valida anche in Andorra. Si ricorda a chi guida all’estero un’auto non propria che è consigliabile avere una delega a condurre del proprietario, con firma autenticata dal notaio. A causa delle temperature invernali piuttosto basse, si consiglia agli automobilisti di munirsi di catene o gomme da neve.
Le prime origini di un’entità politico-territoriale andorrana si intrecciano con le evoluzioni storiche francesi: tradizione vuole, infatti, che Carlo Magno abbia concesso autonomia al popolo andorrano in cambio dell’alleanza contro i mori. La Signoria del territorio sarebbe quindi passata al conte di Urgell e conseguentemente al vescovo della diocesi locale.
Fu lo stesso apparato ecclesiastico a concedere la supremazia del principato ai Signori di Caboet, che presto si imparentarono con la dinastia dei conti di Foix: il Conte ereditò in breve tempo anche odierni territori spagnoli, inclusa Andorra. Fu nell’XI secolo che nacque una questione territoriale tra il vescovo e il suo confinante per Andorra. Dal IX fino al XIII secolo il territorio di Andorra fu una dipendenza del vescovo spagnolo di Urgell.
Nell’XI secolo sorse una disputa su Andorra tra il vescovo e il suo vicino francese. Nel 1278, il conflitto tra il vescovo di Urgell e i francesi venne risolto dalla firma di un accordo (pareatge), che stabiliva come la sovranità di Andorra sarebbe stata divisa tra il francese Conte di Foix (il cui titolo sarebbe infine stato trasferito al capo di Stato francese) e il vescovo insediato a La Seu d’Urgell, nella regione spagnola della Catalogna.
Il pareatge, un’istituzione feudale che riconosceva il principio di uguaglianza dei diritti condivisi da due regnanti, diede al piccolo principato la sua forma territoriale e politica e uno statuto destinato a rimanere sostanzialmente intatto sino ad oggi. Attraverso gli anni il titolo passò infatti ai Re di Navarra, ma quando Enrico III di Navarra divenne Enrico IV di Francia, emanò un editto nel 1607 che trasmetteva la sovranità di origine franca al capo di Stato francese mantenendo i privilegi del Vescovo d’Urgell.
Nonostante Andorra fosse di proprietà franco-spagnola, vennero nominati formalmente due coprincipi per governarla. Nel 1505 la Spagna tentò vanamente di annetterla ai suoi domini, trovando l’opposizione della Francia. Nel 1806 venne costituita da Napoleone la Repubblica indipendente di Andorra, retta da un consiglio elettivo, che dal 1812 al 1814 fece parte del Primo Impero Francese e s’impadronì poi della Catalogna, quindi la divise in quattro départements. Andorra risultò annessa a questo territorio, inserita insieme alla vicina Puigcerdà (Département de Sègre). Dopo la Restaurazione, Andorra dichiarò guerra alla Germania Imperiale durante la Prima guerra mondiale, ma non prese parte effettivamente al conflitto per l’esiguità delle proprie risorse. Curiosamente rimase però in uno stato di formale belligeranza fino al 1957, avendo fino ad allora trascurato di firmare il Trattato di Versailles.
Nel 1933 la Francia occupò Andorra a causa del malcontento sociale sorto dopo la tornata elettorale dell’epoca. Il 12 luglio 1934, un avventuriero, di nome Boris Skossyreff, fece una proclamazione solenne a La Seu d’Urgell, autodichiarandosi Boris I, principe sovrano di Andorra, e dichiarando simultaneamente guerra al Vescovo di Urgell. Fu arrestato 8 giorni dopo, il 20 luglio, dalle autorità spagnole e definitivamente espulso dalla Spagna. Dal luglio 1936 al giugno 1940 un distaccamento delle forze armate francesi fu stanziato nel principato per prevenire effetti negativi della Guerra civile spagnola sul principato. Le truppe franchiste del resto raggiunsero i confini andorrani al termine del conflitto. Andorra fu coinvolta solo parzialmente nelle guerre europee e mondiali, restando legata strettamente alla Francia e alla Spagna e diventando un significativo punto di contrabbando tra la Francia di Vichy e la Spagna. Tra il novembre 1942 e l’agosto 1944 ci fu ad Andorra un distaccamento tedesco della Wehrmacht.
Nel 1993 Andorra ha varato una costituzione democratica sotto la guida di Francesc Areny Casal e il sistema politico è stato profondamente ammodernato. Assieme alla Repubblica di San Marino, Andorra è l’unico Paese al mondo ad avere due capi di Stato che governano assieme. Nel caso di Andorra sono solo formalmente capi dello Stato, nel senso che hanno pochi poteri decisionali, di tipo quasi esclusivamente protocollari. Dal 1993 il principato siede come componente di pieno diritto alle Nazioni Unite e al Consiglio d’Europa. Data la sua posizione relativamente isolata, Andorra si è trovata al di fuori del corso principale della storia europea, con pochi legami con nazioni diverse da Francia e Spagna. In tempi recenti, comunque, la sua fiorente industria turistica, assieme allo sviluppo di trasporti e vie di comunicazione, hanno rimosso la nazione dall’isolamento.
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