Turks & Caicos
Abitanti 47.754
Estensione Kmq 430
Valuta Dollaro statunitense USD 1,2141=1€
Fuso orario -6h, -7h se ora legale in Italia
Elettricità 110 V, presa A – B
Lingua Inglese
Aeroporti Grand Turk (Cockburn Town) GDT, Providenciales PLS, North Caicos NCA, South Caicos XSC, Salt Cay SLX
Grand Turk è un’isoletta dalla buffa forma di fagiolo, povera di alberi ad alto fusto e coperta solo di arbusti, al cui centro vi sono delle salinas, o laghi salati. L’unico centro abitato dell’isola è Cockburn Town che ne rappresenta il centro amministrativo nonché la capitale politica dell’arcipelago da più di quattrocento anni. In città ci sono solo due vie principali, riempite di sabbia, attraversate da qualche asino e delimitate da case coloniali in tinte pastello. In centro ci sono molte case che in tempi passati vennero fatte costruire dai ricchi immigrati delle Bermuda secondo il loro stile tipico. Sul lungomare ci sono le principali attrattive della capitale, compresi alcuni storici palazzi governativi che delimitano una piazzetta, il cui centro è occupato da un monumento dedicato a Colombo in memoria del suo sbarco sull’isola nel 1492. Consigliamo di dare un’occhiata all’ufficio della posta centrale, General Post Office, per ammirare gli splendidi francobolli del Philatelic Bureau, per i quali Turks e Caicos sono a buon diritto famose. All’interno del Turks and Caicos National Museum sono conservati una varietà di oggetti, come utensili di conchiglia rinvenuti nel corso di scavi, collane di perle, francobolli, serrature e asce preistoriche in pietra verde. Ma la sezione più interessante è quella dedicata ai resti dellaMolasses Reef, il più antico relitto documentato delle Americhe.
Providenciales isola denominata anche Provo, si è sviluppata turisticamente solo a partire dal 1990, quando cioè si procedette all’apertura del Turquoise Reef Resort & Casino nella Grace Bay.Questa struttura è il primo grande albergo con casinò dell’isola, composto da duecentotrenta camere, numerosi villaggi, un campo da golf con diciotto buche e chilometri di strade. L’albergo è diventato meta soprattutto di pensionati provenienti da ogni parte del mondo. Sulla scia del Turquoise Reef Resort & Casino, nell’ultimo decennio sono stati edificati altri complessi turistici tali da far apparire l’arcipelago simile alle Florida Keys
Salt Cay località situata nella parte sud-occidentale di Grand Turk, ha l’aspetto di un museo all’aperto dell’industria del XIX secolo, con decrepiti mulini a vento, le tettoie per il sale e le puzzolenti saline. La storia del paese ha inizio nel lontano ‘600, quando i commercianti di sale delle Bermuda vi si insediarono realizzando delle fosse d’acqua collegate al mare da canali e dotati di chiuse con mulini a vento per il controllo del livello delle acque.Questo banco corallino era il più grande produttore mondiale di sale. Al momento le prospettive sono meno ottimistiche e l’isola attende ancora la sua prima strada asfaltata.La storica Balfour Town conserva la famosa White House, l’imponente residenza fatta costruire con pietre da zavorra nel 1835 e appartenente ad un mercante di sale. Accanto è collocato l’antico edificio in legno del Treasury Building, dove un tempo gli operai che lavoravano nelle saline ricevevano il loro salario; poco lontano da qui consigliamo di dare un’occhiata alla St. John’s Anglican Church, Chiesa Anglicana di San Giovanni, e al Commissioner’s Office,Ufficio del Commissario, sede della vecchia prigione.
South Caicos è la più piccola isola delle Caicos; situata a ovest di Grand Turk, si presenta come una distesa arida e deserta di macchia e strade invase dalla sabbia, esplorate solo da cavalli selvatici e asini.Consigliamo di visitare l’isola solo perché qui vi sono dei splendidi siti di immersioni subacquee.L’unico centro abitato dell’isola è Cockburn Harbour, ove vive una popolazione alquanto burbera. Tra le baracche in lamiera e legni si affacciano moderni villini e graziose case in legno di epoca coloniale. Per gli appassionati dell’avifauna consigliamo di andare a vedere i fenicotteri che popolano le vaste saline al confine nord-orientale della cittadina.Gran parte dell’isola è posizionata all’interno dell’Admiral Cockburn Land & Sea Park, a nord e a est di Cockburn Harbour, che comprende inoltre Sail Rock Hills, un crinale montuoso disteso lungo un promontorio e alto 54 m. Da qui si può ammirare un bellissimo panorama in direzione est sul Turks Island Passage e ovest fino a Belle Sound, una riserva marina, che si estende a ovest, all’interno della quale sono protetti mangrovie, banchi di albule e barriere coralline
West Caicos isoletta, situata a circa 6 miglia in direzione sud-ovest da Provo, è famosa per le sue immersioni.
L’Isola di Thelong è orlata dalla barriera corallina di Molasses Reef, dove si trova il più antico relitto conosciuto dell’emisfero occidentale, risalente al 1509.
La barriera corallina al largo della costa ovest fa parte del West Caicos Marine National Park. Tra le principali località per le immersioni ricordiamo l’Elephant Ear Canyon (Canyon dell’Orecchio di Elefante), che deve il nome alla presenza di enormi spugne. C’è pure ilMagic Mushroom (Fungo Magico), un declivio di sabbia che conduce a un precipizio dove spugne e coralli neri sostengono i contrafforti di corallo, tra una moltitudine di aragoste che vivono negli anfratti. Nell’entroterra il Lake Catherine è una riserva lacustre che attira fenicotteri, egrette, anatre e trampolieri.
Caicos Conch Farm & Inland Sea Centre Questa località situata nei pressi dell’estremità nord-orientale di Provo è l’unico allevamento di conchiglie del mondo. Qui si cerca di proteggere dall’estinzione la conchiglia più famosa dei Carabi, la Strombus gigas, oltre ad allevare molluschi a scopi commerciali, per l’esportazione e il consumo locale. Questo allevamento è stato progettato da Chuck Hesse, un ambientalista che dopo anni di ricerche è oggi in grado di produrre, in ventotto mesi, dei molluschi commestibili, dall’uovo alla conchiglia adulta. La produzione annuale dell’allevamento supera le 750.000 conchiglie, e ogni settimana ne vengono raccolte 10.000, vendute a US$1 al pezzo.
Conch Bar Caves National Park sono conserva 24km di grotte sotterranee, che danno forma ad uno dei più grandi sistemi rupestri di tutta la regione caraibica: all’interno di alcune grotte vi sono anche laghi, stalattiti e stalagmiti, spesso intrecciate a formare suggestive decorazioni, e in quasi tutte vivono colonie di pipistrelli. In passato queste grotte erano luoghi sacri per gli indiani lucayani, tanto da decorare le pareti di petroglifi. Sull’isola si trovano almeno trentotto siti lucayani precolombiani, dei quali il più importante è l’Armstrong Pond Village Historical Site.
Middle Caicos è la più grande delle Isole Caicos. La parte meridionale è formata da vaste paludi intercotidali. All’interno della Vine Point & Ocean Hole Nature Reserve vi sono delle colonie dove nidificano le fregate e un vasto cratere marino dove si danno appuntamento tartarughe e squali. L’isola vanta chilometri di spiagge, grandi laghi d’acqua dolce e lussureggianti pinete, raggiungibili dai sentieri della costa.
North Caicos è famosa per l’ecoturismo. Questa località essendo più piovosa delle altre isole è quindi più ricca di vegetazione. In epoca coloniale vi sorsero delle fattorie e si costruirono delle corvette per trasportare i raccolti nelle altre isole. A North Caicos ci sono quattro minuscoli centri abitati, dei quali i più importanti sono: Kew, vicino al centro dell’isola, e Bottle Creek, collocata su un promontorio costiero situato 2 miglia a sud dell’aeroporto.Nella zona di Kew è tuttora conservata la piantagione di Wades Green, donata a un lealista inglese dal re Giorgio III. Tutti gli anni a luglio North Caicos ospita il Festarama Festival.
Le isole Turks e Caicos hanno un clima tropicale, arido rispetto ad altre isole dei Caraibi: le precipitazioni annue si attestano intorno ai 600/650 millimetri, e la stagione delle piogge, che nel resto dei Caraibi vede in genere precipitazioni abbondanti tra maggio e ottobre, qui è più breve e spostata in avanti, tra settembre e dicembre, senza essere peraltro particolarmente intensa: nel mese più piovoso, novembre, cadono appena 90 millimetri di pioggia. Le temperature sono elevate tutto l’anno: la media giornaliera è intorno ai 23,5 gradi in inverno e ai 28 in estate. Da dicembre a marzo qualche volta il vento fresco dagli Stati Uniti può abbassare la temperatura di qualche grado, portando le temperature minime sotto i 20 gradi. L’estate è afosa, ma il caldo è temperato dalle brezze. Il mare è caldo tutto l’anno. Questo significa che il clima di questo piccolo Paese sarebbe veramente paradisiaco, se non ci fosse il rischio di uragani nel periodo giugno-novembre, uragani che comunque sono più probabili nel periodo agosto-ottobre.
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di arrivo nel Paese. I cittadini dell’UE non hanno bisogno di un visto per soggiorni di una durata di 30 giorni (rinnovabile una sola volta). E’ invece vietato intraprendere qualsiasi tipo di attività lavorativa in mancanza di un visto di lavoro. Per tutti coloro che arrivano nel Paese attraverso gli Stati Uniti si consiglia di consultare le normative per l’ingresso negli USA.
Gli indiani taíno furono i primi abitanti delle isole, le cui tracce sono rintracciabili negli utensili e in un campo per il gioco della palla. Le isole Turks e Caicos furono le prime terre che Colombo toccò quando sbarcò per la prima volta nel Nuovo Mondo, esattamente nel 1492. Il punto esatto dove Colombo toccò terra il 16 ottobre è Malcolm Roads, prima di Northwest Point a Providenciales. Gli esperti, però, non approvano questa ipotesi. In ogni modo l’arrivo degli europei nell’arcipelago sancì la fine dei taínos che furono deportati come schiavi, uccisi o decimati dalle malattie portate dagli occidentali verso la metà del XVI secolo. Nei secoli successivi le isole furono contese tra Francia, Spagna e Inghilterra, e infine assegnate alla Gran Bretagna. Nonostante ci fossero state delle intense dispute coloniali queste terre furono escluse dalle principali rotte commerciali, dato che non possedeva né oro e né ancoraggi decenti. La conseguenza di questo è che l’arcipelago rimase disabitato fino al 1678, quando un gruppo di coloni delle Bermuda vi si insediò avviando l’estrazione del sale e lo sfruttamento del legname. Per poter creare le salinas, però, i mercanti del sale dovettero disboscare tutti i terreni. Questo prodotto veniva principalmente acquistato dalle industrie produttrici di merluzzo in scatola del New England e delle Province Marittime del Canada. Il tenore di vita dei coloni delle Bermuda era agiata tale da attirare l’attenzione degli spagnoli e poi del governo delle Bahamas che nel 1766 finì per estendere la propria giurisdizione su tutto l’arcipelago. Turks e Caicos subì la stessa sorte delle altre isole caraibiche per quanto riguarda l’attacco da parte dei pirati che depredavano tutto ciò che trovavano lungo il loro cammino. Le loro razzie però provocarono l’intervento della Francia che nel periodo compreso tra il 1778 e il 1783 occupò l’arcipelago. In seguito alla guerra d’indipendenza americana sull’isola giunsero i lealisti delle colonie, che fondarono le piantagioni di cotone. Questa attività però ebbe breve durata; infatti nel 1820 la coltivazione del cotone era già in crisi, e la maggioranza dei coltivatori si era trasferita altrove. Gli schiavi che furono lasciati in queste terre dai loro padroni diventarono nell’arco di poco tempo dei veri e propri raccoglitori di sale. Nel 1799 le isole entrarono formalmente a far parte delle Bahamas, ma solo nel 1848 riuscirono ad ottenere l’autogoverno sotto il controllo del governatore della Giamaica. Nel 1872 l’arcipelago venne annesso alla Giamaica, alla quale resterà unito fino al 1962, quando ritornerà nuovamente sotto la supervisione delle Bahamas; nel 1973 invece divenne una Colonia della Corona, indipendente dalla Gran Bretagna. La storia dell’arcipelago negli ultimi cinque decenni è priva di avvenimenti degni di nota, e questo velo di oblio è stato sollevato soltanto quando il governo inglese ha affittato dei terreni, costruendovi una piccola pista di atterraggio per i propri velivoli privati e un ancoraggio per i propri yacht. Nel contempo, il conte Ferdinand Czernin, figlio dell’ultimo primo ministro dell’impero austro-ungarico, è riuscito a rintracciare un minuscolo puntino sulla carta chiamato Pine Cay, per il quale ha progettato un resort balneare, che dopo la sua morte è diventato un esclusivo villaggio Meridian Club. Dopo l’inaugurazione del Club Med, Turks e Caicos sono salite alla ribalta come meta turistica. Nel gennaio 1996 tra il governatore dell’arcipelago e gli abitanti sorsero delle tensioni legate alla corruzione e al traffico di droga. Il governatore infatti avanzò l’ipotesi che il governo e la corruzione della polizia avessero trasformato le isole in un paradiso per i trafficanti di droga, e quando tali commenti sono stati citati dalla stampa, i suoi detrattori lo hanno accusato di allontanare gli investimenti dal paese. Nell’aprile 1996 il governo inglese ha inviato la nave da guerra Brave a controllare la costa di Turks e Caicos, facendovi sbarcare una squadra di poliziotti sottoposti a uno speciale addestramento. Quando alla fine degli anni ’90, Turks e Caicos divennero delle principali basi del traffico di stupefacenti e di riciclaggio di denaro sporco, il governo britannico cominciò ad essere più pressante, nel tentativo di risanare la situazione. In questo periodo si assistette anche alla decriminalizzazione dell’omosessualità nonché all’estensione della cittadinanza britannica agli abitanti dell’isola e all’abolizione della pena di morte.
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