Città principali
Guatemala, la capitale del Paese, è situata a 1493 m nella Valle dell’ Eremita ed è pertanto caratterizzata dal tipico e salubre clima tropicale di altura; per la favorevole posizione tra i due oceani (Atlantico e Pacifico) e sulla Carretera Panamericana, rappresenta la principale metropoli dell’America istmica, sia dal punto di vista demografico sia da quello economico.
Fondata nel 1776 dopo il terremoto che distrusse l’antica capitale Santiago de los Caballeros (e colpita essa stessa più volte dal terremoto anche in anni recenti), ha assunto nel tempo il carattere di vera e propria metropoli.
Vale la pena visitare la zona antica, nella parte a nord della città, e la piazza principale (Parque Central) con il Palacio Nacional, la Catedral Metropolitana di S. Jaime (1782-1815), la biblioteca nazionale e numerosi negozi. A sud si trovano alcuni interessanti musei come il Museo Nacional de Arquelogia e Etnologia dedicato ai Maya e il Museo Nacional de Arte Moderno che ospita mostre e collezioni d’arte guatemalteca. Degne di nota, infine, alcune chiese in stile barocco-latinoamericano: Cerro de Carmen, La Merced, Las Capuchinas e Santa Rosa.
Quetzaltenango a 2333 m in una conca tra i vulcani Tajumulco e Santa María, è la più importante città del Guatemala sudoccidentale e uno dei principali centri commerciali del Paese. Nonostante l’aspetto moderno conserva tutt’oggi stradine ed edifici in stile coloniale. Le attrattive più interessanti sono Parque Minerva e la piazza centrale con i fastosi palazzi che la circondano. Nei dintorni della città, inoltre, sorgono numerosi piccoli villaggi dove si trova acqua termale e bellissimi oggetti d’artigianato in argilla.
Flores, capoluogo del dipartimento di Petén, su un’isola situata nel settore meridionale del lago Petén Itzá e nel cuore della foresta, è la città più importante della regione nordorientale del Paese. Collegata alla terraferma da un ponte lungo 500 m, colpisce per il suo aspetto regale con numerose chiese, palazzi, edifici governativi e la piazza centrale, tutti in stile coloniale e ottimamente conservati. Nei pressi si trovano le rovine di alcune città maya, tra cui Tikal.
Luoghi di interesse
Chichicastenango è un paese isolato che sorge a 2000 metri di altezza nella parte occidentale del Paese. Il suo nome è associato al rinomato mercato delle pulci che si tiene tutti i giovedì e le domeniche, ravvivato da processioni folcloristiche, dove è possibile acquistare i più bei prodotti dell’artigianato guatemalteco. Presso il Tempio di Pascual Abai, si può assistere a riti propiziatori dedicati agli antenati e alle divinità maya; nel Museo Regional, invece, è possibile ammirare una splendida collezione di oggetti legati alla civiltà maya.
La Riserva Maya copre circa la metà della regione di Petén fino a raggiungere i confini con il Messico e il Belize. È la più grande area protetta del Paese e si estende per 1 844 900 ha. Oltre a essere una riserva naturale di grande rilevanza in quanto, data l’immensa estensione, vi abitano migliaia di specie vegetali e faunistiche, ospita siti archeologici di valore unico.
Le rovine di Tikal sono costituite da due alte piramidi sormontate da templi, due acropoli (ampie piattaforme artificiali su cui si elevano alcune piccole piramidi) e vari palazzi dalle mura imbiancate a calce. Da ricordare anche la scultura con stele litiche, altari di pietra intagliati e lisci e le bellissime sculture in legno, assai rare a causa della deperibilità del materiale, degli architravi decorati con glifi.
Piedras Negras si trova a 150 km a ovest-nord-ovest di Flores: città-stato sul tipo di quelle greche, retta da un’oligarchia, abbandonata dai suoi abitanti verso il 900, è uno dei più importanti centri archeologici del Periodo Classico (sec. I-X d.C.) della civiltà maya, molto famoso per la scultura su pietra. Magnifiche le stele a forma di nicchia, all’interno delle quali sono scolpite immagini di divinità; altrettanto pregevoli i baldacchini e i pannelli murali. Da questa località proviene anche il famoso Mural 3, oggi conservato al Museo di Guatemala, che consiste in una larga nicchia contornata da glifi, entro la quale sono disposti quattordici personaggi.
Un altro importante centro archeologico precolombiano è Uaxactùn: vi si innalza la più antica piramide dell’area maya, la E VII Sub (328 d.C.), a base quadrata, con quattro scalinate decorate da altrettanti mascheroni di stucco. A Uaxactùn sono state inoltre rinvenute quarantanove stele scolpite, preziose per la conoscenza del calendario maya, e diverse ceramiche sia del Periodo Formativo sia di quello Classico. Notevole anche un affresco (eseguito prima del 633), in cui sono raffigurate scene cerimoniali e di guerra, dipinto in vari colori.
Il Lago di Atitlàn è visitato ogni anno da migliaia di turisti attratti dal fascino del panorama. Si trova a 30 km circa da Chimaltenango, a 1563 m fra i rilievi posti a nord del vulcano omonimo. Ha una profondità massima di 320 m e dalle sue acque emergono 18 isolotti. È attorniato da uno spettacolo unico: villaggi indigeni, vulcani, acqua limpida ideale per immersioni subacquee e una vegetazione ricca di colori e fascino.
Alla stagione delle piogge (da giugno a novembre), seguono sei mesi estivi. Caratteristiche stagionali: Zona della Capitale il clima è quasi sempre primaverile. Dicembre e gennaio sono i mesi più freddi, con temperature che possono oscillare dagli 8 ai 15°C, mentre marzo e aprile sono i mesi più caldi, con temperature che vanno dai 20 ai 30°C. Nelle zone montuose le temperature notturne possono scendere anche sotto lo zero, mentre le zone costiere sono caratterizzate da un clima tropicale, piovoso, caldo e umido e le temperature oscillano dai 32 ai 38°C. Durante la stagione delle piogge, in particolare da luglio a novembre, si verificano forti tormente tropicali che colpiscono soprattutto la costa atlantica del Paese che il alcuni casi si trasformano in uragani.
E’ obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia. Si consiglia, previo parere medico, il vaccino contro l’epatite A e B e la profilassi antimalarica.
Il Guatemala era per gran parte dominato dai Maya tra il quinto e l’ottavo secolo d.C. fino a quando la loro civiltà cadde in declino ed altri gruppi etnici entrarono nel territorio. I primi europei arrivarono nel quindicesimo secolo, ma fu solo due secoli dopo che il Guatemala venne conquistato. Il conquistatore spagnolo Cortès proclamò il paese dominio spagnolo nel diciassettesimo secolo. L’impreso spagnolo, sotto minaccia durante il diciannovesimo secolo, fu costretto a dare l’indipendenza alle colonie spagnole. Il Guatemala per un breve periodo, nel 1822, venne incorporato al Messico; in questa occasione il Guatemala ebbe una certa stabilità. Questa stabilità ebbe vita breve dal momento che il paese fu governato da una serie di dittatori che tennero il paese sotto un regime primitivo, in cui tutte le persone venivano governate da piccoli governi di famiglie proprietarie terriere. Il governo del colonnello Arbenz Gizman tentò varie riforme terriere agli inizi del 1950, ma venne sconfitto dall’invasione condotta dai militari dell’opposizione appoggiati dagli Stati Uniti. Quasi immediatamente il paese cadde in uno stato di guerra civile pressoché continuo, tra una serie di governi militari di destra e diversi movimenti di guerriglia di sinistra. Una figura di spicco che emerse in questo periodo fu il generale Efrain Rios Montt. Era un capo dell’esercito e per un breve periodo presidente; durante gli anni 70 ed 80 ordinò una feroce campagna contro rivoluzionaria. Sebbene il Guatemala è passata da un governo militare ad uno civile, i militari continuano ad avere un considerevole potere politico. Solo recentemente il governo ha ammesso che i suoi predecessori, primo fra il regime di Rios Montt, sono stati responsabili dei una forte violazione dei diritti umani, sebbene questo sia ancora un argomento delicato nella politica interna del Guatemala. Nel 1999 un’indagine delle Nazioni Unite ha concluso che l’esercito è stato responsabile di circa 200,000 omicidi. Nel luglio del 2002, il Papa ha visitato il Guatemala, evento straordinario in questo paese fortemente cattolico. Giovanni Paolo II ha canonizzato il primo santo del paese, il missionario del diciassettesimo secolo Pedro San Jose de Betancur.
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