Belize
Città principali
Belize City è la città più grande del Paese, ove risiede circa un quarto dell’intera popolazione dello Stato. Continua a rimanere il primo centro economico, nonostante abbia perso la sua funzione di capitale, trasferita, nel 1970, alla città di Belmopan che, essendo posta nell’interno, è più riparata dagli uragani che frequentemente si abbattono sulla costa. Situata alla foce dell’omonimo fiume nel mar delle Antille, Belize City offre ai visitatori alcune opere architettoniche particolarmente suggestive, tra cui la St. John’s Cathedral, la Government House, risalente al 1814 e attualmente adibita a museo, il Lighthouse Monument, all’entrata del porto, e infine il Bliss Institute, primo centro culturale del Paese e sede del Dipartimento delle Belle Arti.
Cay Caulker e Ambergris Cay: a ovest della barriera corallina del Belize, la più estesa dell’emisfero occidentale, con i suoi 290 km di lunghezza, affiorano tra acque limpide e trasparenti numerosissimi isolotti (cayes), che costituiscono un vero e proprio paradiso per i turisti.
Cay Caulker, leggermente meno costoso rispetto ad Ambergris, presenta spiagge ricoperte da mangrovie e palme di cocco ed è il luogo ideale per gli amanti delle immersioni.
Ambergris, 60 km circa a nord di Belize City, è il più grande cay del Paese, ricco di alberghi, ristoranti e intrattenimenti e si presta a ogni tipo di attività subacquea: il centro principale è San Pedro, sulla costa sudorientale. Interessanti escursioni vengono organizzate in direzione degli altri cayes: da non perdere la visita al Blue Hole del Lighthouse Atoll, enorme buco ornato di impressionanti stalattiti e colonne calcaree, che si apre nel mezzo di un pianoro corallino e penetra nel cuore dell’atollo a oltre 100 m di profondità.
Luoghi di interesse
Altun Ha, circa 40 km a nord di Belize City, è il sito maya più noto. Centro di cerimonie del periodo classico, ha per anni assunto la funzione di polo di scambi tra le coste dei Carabi e le località interne. Qui fu rinvenuta la grande testa di giada raffigurante il dio del sole maya, oggi simbolo nazionale.
Caracol è il più grande sito maya del Paese. Particolarmente suggestivi la Piramide di Canaa, la più elevata struttura mai costruita dall’uomo in Belize, e l’altare con incisioni raffiguranti la vittoria su Tikal, considerata la città per eccellenza dell’antica civiltà precolombiana. Contorna le rovine la ricca foresta pluviale di Chiquibul.
Laminai sorge nell’incantevole paesaggio del New River Lagoon, tra la foresta tropicale e le lagune. Centro cerimoniale, conserva resti di templi e di chiese indie e un museo ricco di reperti maya. Il sito è raggiungibile in barca sul fiume.
Xunantunich questa città archeologica maya si caratterizza per la presenza dell’altissimo edificio El Castello, che si innalza per 40 m al di sopra della giungla.
Il clima è tropicale, la stagione delle piogge dura da maggio a novembre, negli altri mesi le precipitazione e il livello di umidità sono sensibilmente inferiori. Le temperature medie dell’area costiera vanno da 24 °C in gennaio a 27 °C in luglio, le temperature medie si innalzano lievemente muovendosi verso l’interno del paese tranne nella parte montuosa meridionale in cui sono mitigate dall’altitudine e il clima è più fresco. Le precipitazioni medie variano dai 1 350 mm nella parte settentrionale e occidentale ai 4 500 mm nella parte meridionale. Le differenze stagionali sono più nette nella parte centro-settentrionale in cui, nei mesi tra gennaio e aprile e maggio le precipitazioni sono scarse. La stagione secca è più breve a sud. La stagione degli uragani va da giugno a novembre.
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso nel Paese. Visto d’ingresso non necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. E’ obbligatorio essere in possesso di un biglietto aereo di andata e ritorno e della valuta necessaria per le spese del soggiorno.
In epoca precolombiana la zona dell’attuale Belize faceva parte dell’impero Maya. Agli inizi del XV secolo divenne colonia spagnola e nel 1544 entrò a far parte della “Audencia de Los confines”. Gli spagnoli però si disinteressarono di questo loro possedimento povero e privo di riserve aurifere. Fu così che le coste della regione divennero covo di bucanieri francesi e inglesi da dove muovevano all’arrembaggio dei galeoni spagnoli carichi d’oro. In seguito vi si stabilirono coloni inglesi dalla Giamaica dediti al taglio degli alberi di mogano e di campeggio, albero da cui si estraeva una sostanza colorante assai richiesta dai lanifici dell’epoca. Nel 1763 fu firmato un trattato tra le due potenze coloniali in cui la Spagna riconosceva alla Gran Bretagna il diritto allo sfruttamento dei boschi sulla foce del fiume Belize purché la controparte si obbligasse a smantellare le proprie fortificazioni. Questa postilla non fu però rispettata ragion per cui gli Spagnoli tentarono a più riprese di riappropriarsi del territorio senza però mai riuscirvi. Estromessa la Spagna dall’America Centrale, fu la volta del Guatemala a rivendicare il territorio, fondandosi sulla dottrina enunciata dal presidente americano Monroe. Nel 1862 la Gran Bretagna approfittò della guerra civile americana per dichiarare il territorio propria colonia con il nome di Honduras britannico. Agli inizi del XX secolo la situazione economica della colonia si fece critica soprattutto in seguito alla scoperta di coloranti sintetici e al calo del prezzo internazionale del mogano. Il 1° gennaio 1964 il paese ottenne l’autonomia interna e nel novembre del 1976 l’Onu affermò il diritto all’indipendenza del territorio vanificando le rivendicazioni del Guatemala. Il 21 settembre 1981 veniva proclamata l’indipendenza ma il Guatemala si rifiutò di riconoscere il nuovo stato. Le elezioni del 1984 segnarono la sconfitta del 1° ministro George Cadle Price, leader del PUP (Partito Unito del Popolo) ad opera di Manuel Esquivel, leader del PDU (Partito Democratico Unito). Il risultato dello scrutinio segnò una brusca virata a destra nella politica del neonato stato: I capitali stranieri potevano affluire senza vincoli, la cittadinanza poteva essere acquistata. Contemporaneamente si assistette a un dilagare della corruzione e del narcotraffico. Gli anni successivi segnarono un’alternanza dei due partiti al governo. Nel 1991 il Guatemala riconobbe il Belize. Intanto il susseguirsi di uragani particolarmente violenti segnava una battuta d’arresto nello sviluppo economico del paese.
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