The Valley rappresenta il centro geografico – politico e commerciale di Anguilla. Esso occupa una superficie molto estesa ed è la sola vera città dell’isola, il cui centro è caratterizzato da una serie di centri commerciali. In questa città mancano però i caratteristici edifici governativi in stile coloniale forse per il fatto che i britannici, nel 1825, trasferirono l’amministrazione a Saint Kitts. Adiacente alla Wallblake House, l’edificio più antico dell’isola, vi è una chiesa dalla forma molto particolare caratterizzata da una facciata ornata da decori in pietra, muri aperti e una volta avente una forma che ricorda molto lo scafo di una nave. Interessate da visitare è l’Anguilla National Trust Museum vale a dire il Museo del Patrimonio Nazionale, all’interno del quale sono esposti i reperti e le testimonianze della storia e dell’ambiente naturale dell’isola.
Sandy Ground è posizionato a circa 3 km da The Valley e si presenta come il lido più turistico dell’isola; nei pressi della sua spiaggia vi sono diversi ristoranti, un centro immersioni, e alcuni alberghi tranquilli e non troppo costosi.La baia presenta la forma di un amo da pesca e ospita il porto più importante per l’ormeggio degli yacht.Lungo la spiaggia di Sandy Ground si sviluppa un grande lago salato che fino ad alcuni anni fa venne sfruttato come salina. L’estrazione del sale venne fermata quando il costo del trasporto iniziò ad essere più elevato del suo valore commerciale.
Spiagge
Shoal Bay East situata a nord dell’isola, presenta una sabbia bianchissima e delle acque di un turchese intenso nelle quali poter fare il bagno, praticare lo snorkeling e nuotare. In una vasta grotta chiamata The Fountain (la Fontana), che oggi rappresenta il sito archeologico dell’isola, sono stati rinvenuti ritrovati petroglifi amerindi e una stalagmite sulla quale è stata incisa una riproduzione di Jocahu, il dio della creazione chiamato Arawak. Si ritiene che a questa grotta, un tempo, giungessero molti pellegrini e rappresentasse uno dei maggiori luoghi di preghiera amerindiani.
Island Harbour è un villaggio di pescatori con una bella spiaggia sulla quale sono allineate barche da pesca dai colori vivaci. Coloro che vogliono evitare le zone dell’isola più turistiche e vogliono invece trascorrere una vacanza in relax e vivere al ritmo degli isolani, possono alloggiare in alcune semplici strutture ricettive.Il sito archeologico dell’isola è rappresentato da una grotta in parte cristallina, denominata, Big Spring all’interno della quale cono contenute 28 petroglifi amerindi nonché una sorgente subacquea che nei tempi antichi riforniva di acqua il villaggio. Big Spring attualmente è sotto la giurisdizione dell’Anguilla National Trust, ente nazionale che gestisce il patrimonio storico e naturale dell’isola, che sta considerando l’opportunità di avviare dei lavori di restauro al fine di rendere accessibile la grotta ai turisti.
Meads Bay offre una bellissima spiaggia, lunga più di un chilometro, di finissima sabbia bianca lambita dalle acque turchesi di un mare limpido e caldo, ideale per fare il bagno. Lungo quasi tutta la costa si estende, parallelo al litorale, uno stagno di acqua salmastra. Ogni anno, il primo giovedì d’agosto, a Meads Bay hanno luogo delle regate.
Sandy Island A circa 1,6 km da Sandy Ground troviamo Sandy Island ossia un isolotto caratterizzato da una sola spiaggia di fine sabbia bianca e un paio di palme da cocco. Sandy Island è circondata da acque base e dalla barriera corallina, con ondeggianti colonie ramificate di coralli, gorgonie e una varietà di piccoli pesci tropicali, ideale per praticare lo snorkeling.
Prickly Pear Cays si compone di un gruppo di isolette minori frequentato in particolare dai subacquei e dagli appassionati di snorkeling che incontrano barracuda, squali nutrice e ricche caverne e scogli.
Scilly Cay Al centro della baia non di poco lontano da Island Harbour è situata l’isoletta privata di Scilly Cay, caratterizzata da una spiaggia di sabbia bianchissima su cui si trova un ristorante con terrazza e un bar.
Scrub Island è situata al largo dell’estrema punta nord-orientale di Anguilla. Quest’isoletta, lunga 4 km, è ricoperta di arbusti e cespugli ed è il regno delle capre. Qui vi è una bellissima spiaggia collocata lungo il lato occidentale ed una pista d’atterraggio i disuso che in passato veniva utilizzato dai trafficanti di cocaina. Le acque di Scrub Island sono ideali per praticare lo snorkeling ma si informano i turisti di portare con sé i rifornimenti dato che sull’isola non vi sono negozi.
Il clima è tipicamente tropicale, con sole tutto l’anno e temperature medie che variano di soli 3° C, la media massima è di circa 28° C in gennaio e 31° C da giugno a settembre. La media minima è di 23° C da gennaio a marzo e 26° C da giugno a ottobre. Le piogge ad Anguilla non sono in genere molto abbondanti, dal momento che si attestano intorno ai 1.000 millimetri annui. Normalmente febbraio e marzo sono i mesi più secchi. Normalmente il periodo più piovoso va da agosto a novembre, peraltro con piogge moderate. In alcuni anni vi può essere un altro picco di precipitazioni ad aprile e maggio. Come normalmente accade nelle zone dal clima tropicale, le piogge si presentano in genere sotto forma di rovescio o temporale, in giornate in cui comunque non manca il sole; più raramente, le piogge cadono più copiose quando arrivano le depressioni tropicali e gli uragani, che nel periodo giugno-novembre (ma soprattutto da agosto a ottobre) possono raggiungere Anguilla come altre isole dei Caraibi.
I primi insediamenti amerindi si possono far risalire intorno al 1500 a.C. I ritrovamenti archeologici indicano che i primi a insediarsi sull’isola furono gli indiani arawak, che costruirono grandi villaggi a Sandy Ground, Meads Bay, Rendezvous Bay e Island Harbour. Altri amerindi, provenienti dai Caraibi, giunti sull’isola successivamente, si imposero agli autoctoni e chiamarono l’isola Malliouhana. Dai documenti ritrovati, gli esploratori spagnoli avrebbero battezzato l’isola con il nome di Anguilla a causa della sua forma allungata. I primi a stabilire una colonia europea permanente sull’isola furono gli inglesi e l’isola restò sempre un possedimento britannico, malgrado i tentativi di conquista da parte dei francesi. Sotto il controllo inglese Anguilla produsse ed esportò cotone, tabacco e sale, sebbene il territorio arido limitasse lo sviluppo di piantagioni su larga scala. Nei primi anni del XIX secolo, la popolazione di Anguilla, che contava circa 10.500 abitanti, decrebbe rapidamente: l’isola subì un declino lento ma inesorabile e cadde nell’oblio. Nel 1967 gli inglesi, determinati ad allentare il vincolo con le colonie, costituirono un’unione politica tra Anguilla e altri due possedimenti britannici caraibici, le isole di St Kitts e Nevis, con l’idea che queste tre isole unite formassero una nuova nazione caraibica, l’Associate State of St Kitts-Nevis-Anguilla, di cui la Gran Bretagna avrebbe continuato ad amministrare gli affari esteri e la difesa. Ma dopo solo alcuni mesi dalla costituzione dello stato unitario, in seguito a contrasti con la più potente isola St Kitts dalla quale gli anguillani si sentivano dominati, ad Anguilla scoppiò una rivolta nella quale la polizia di St Kitts fu cacciata dall’isola e la pista d’atterraggio fu bloccata per impedire il ritorno degli “invasori” kittiani. Gli inglesi, considerato il rischio che la rivolta si trasformasse in un’inutile tragedia, inviarono truppe della marina britannica nelle acque territoriali di Anguilla. Nel 1969, dopo il fallimento di due tentativi di negoziato, i Royal Marines invasero l’isola, ma non incontrarono alcuna resistenza. Anzi, gli isolani, vedendo una possibilità di soluzione al conflitto, accolsero i primi paracadutisti britannici con grandi manifestazioni di gioia, e tutti ebbero la curiosa impressione di vivere un vero e proprio giorno della liberazione. Questa isola fa ancora oggi parte dei possedimenti caraibici della corona inglese, con grande soddisfazione dei suoi abitanti. Accettando di sciogliere l’unione che la legava a St Kitts, il Regno Unito continua ad amministrare Anguilla sotto uno statuto formalmente coloniale, che garantisce alle autorità locali il pieno potere sull’attività amministrativa. Nel 2003 il governo ha annunciato un piano decennale finalizzato alla costruzione di un grande resort turistico nell’area di Rendezvous/Merrywing. Nello stesso anno, il governo britannico ha stanziato alcuni milioni di sterline per lo sviluppo dell’aeroporto di Wallblake. A partire dal 2005 l’isola di Anguilla sta vivendo un boom economico, grazie al settore turistico. Sull’isola è stata indetta un’interessante iniziativa per evitare/rallentare il surriscaldamento: vendere a stranieri appezzamenti di terra.
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