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Rabat, la capitale del Marocco, si trova sulla sinistra del Bou Regreg, di fronte alla città gemella di Salé.
È la capitale voluta dai francesi durante il protettorato nel 1912 ed è rimasta tale anche dopo l’indipendenza nel 1956. Il Sovrano vi ha eletto la sua residenza principale e qui hanno sede il Governo e l’amministrazione nazionale. Tutte queste funzioni hanno plasmato la città, rendendola spaziosa e moderna ed evidenziandone il carattere commerciale. La sua università è la più grande del Marocco.
A nord sorge l’antica cittadella, la medina: cinta da possenti mura si affaccia da una parte sull’oceano, dall’altra sul fiume e rappresenta uno dei più integri ambienti arabi di tutta l’Africa settentrionale. Al 1195 risale la fondazione della Grande Moschea, detta di Hassan, e del minareto che, progettati su scala grandiosa, non furono mai terminati. Vero capolavoro della medina è però il Mausoleo di Mohammed V, composto da tre distinti edifici: il mausoleo vero e proprio, un piccolo museo e una moschea. Costruito tra il 1970 e i primi anni Ottanta dall’architetto vietnamita Vo Toan, il mausoleo si rifà allo stile classico dell’arte della costruzione dei Merindi.
La parte nuova dell’abitato, che si estende più a sud e sud-ovest, fu concepita e attuata a partire dal 1912 dal maresciallo francese Lyautey e comprende vasti boulevards alberati intervallati da parchi e giardini. Il Museo Archeologico è il più importante del Paese.
Casablanca (in arabo Dar-el Beida), con più di 2 milioni di abitanti, è il principale centro economico del Paese: sorge 80 km a sud-ovest della capitale Rabat, sulla costa atlantica. Immediatamente alle spalle dell’area portuale si estende l’antico quartiere commerciale e religioso musulmano con la grande moschea costruita nel XVIII secolo, oltre il quale si è sviluppata la città coloniale francese. Ancora più all’esterno si sono venuti espandendo i nuovi quartieri musulmani, mentre l’area industriale si è localizzata nel settore nordorientale. Nel 1993 è stata inaugurata la moschea Hassan II, la più moderna del mondo e seconda in grandezza solo a quella della Mecca: dall’alto del suo minareto un luminosissimo raggio laser indica ai fedeli la direzione della Mecca.
Fès, situata al centro della piana del Sais, è la più antica delle quattro città imperiali marocchine. Consta di tre nuclei urbani: il più antico (Fès-el-Bali) fu fondato nell’808 sul letto e sulle ripide pendici della valle del Fès ed è dominato dalla moschea Qarawiyin, sede di una famosa università islamica; il secondo nucleo (Fès-el-Jédid), immediatamente a sud-ovest del primo, risale al 1276; il nucleo più recente, infine, la Ville Nouvelle, prese a svilupparsi con l’occupazione francese a partire dal 1911 e comprende i quartieri residenziali, commerciali e industriali.
Fès-el-Bali, il centro storico, è circondato da possenti mura con dodici torri e caratterizzato da un fitto intreccio di stradine, dove i negozi di souvenir si confondono con le botteghe degli artigiani. Ogni quartiere è diviso, secondo l’ordinamento arabo medievale, in dieci rioni autonomi, ciascuno con le proprie istituzioni: una moschea principale, una scuola coranica, un suk per i generi di prima necessità, una fontana, un forno e un hammam.
Il quartiere di Qarawiyin, dal nome della moschea, custodisce stupendi tesori: la medersa Bou Inania, sorta come scuola superiore coranica e come moschea tra il 1350 e il 1357 e la Zaouia di Moulay Idriss, luogo sacro per eccellenza al cui centro sta il mausoleo del fondatore della città, meta di pellegrinaggio dei marocchini.
Marrakech è situata al centro della fertilissima piana dell’Haouz, circondata da palme e dominata dalle cime innevate dell’Alto Atlante. È una delle quattro città imperiali e gode del particolare prestigio di aver dato il nome al Marocco. È l’unica grande città berbera del Paese e, insieme ad Agadir e a Tangeri, una delle principali mete del turismo internazionale.
La medina di Marrakech è la più grande e popolata del Marocco. Cuore della medina è la piazza Djemaa el Fna; a nord di essa si trovano i suk e la maggior parte dei monumenti religiosi, mentre i grandi palazzi, la kasbah e le tombe saadiane si trovano a sud. L’edificio simbolo di Marrakech, la Moschea della Koutoubia, si trova sul lato occidentale della piazza.
Nella parte a nord della medina si trova la medersa Ben Youssouf, importante scuola coranica costruita nelle metà del Cinquecento.
Scendendo verso sud attraverso la porta di Bab Agnaou, la più antica e bella della città, ci si dirige verso la kasbah, risalente alla fine del XII secolo.
Luoghi di interesse
Tangeri: a cinque ore di treno da Rabat, è raggiungibile anche in traghetto dalla Spagna e da Gibilterra. Ha il suo fulcro nel Petit Socco, quartiere tanto affascinante quanto malfamato.
La kasbah contiene il seicentesco Dar el-Makhzen, in origine palazzo del Sultano e ora museo. L’American Legation Museum, nei dintorni, ricorda che il Marocco fu il primo Paese a riconoscere l’indipendenza degli Stati Uniti.
All’interno del Paese le escursioni termiche stagionali e fra il giorno e la notte aumentano secondo l’altitudine e la vicinanza al deserto. A Marrakech (460 m sul livello del mare), non lontana dalla costa, l’inverno è assai mite, mentre è molto freddo in alta quota. In estate il caldo è torrido; in primavera e in autunno le temperature sono abbastanza alte.
Solo un soggiorno di una certa durata permetterà di conoscere questo Paese, diverso e multiforme, e i suoi abitanti. Le diverse catene dell’Atlante, una successione di montagne disposte a mezzaluna, costituiscono l’ossatura orografica e circondano la pianura centrale aperta verso il litorale atlantico; il Rif si affaccia a settentrione alle coste del Mediterraneo, ma a sud è già Sahara. Gli uomini del Maghreb mostrano grandi diversità. Ci sono i berberi, la popolazione più antica di origine nomade, che abitano principalmente le montagne e si autodefiniscono imazighen (uomini nobili e liberi) e sono orgogliosissimi delle loro origini. E ci sono gli arabi, più della metà della popolazione, che vivono prevalentemente nelle città, lungo le pianure costiere, ma anche nelle steppe e nel deserto. Gli gnaoua, discendenti degli schiavi neri, costituiscono una piccola comunità. Chi visita il Marocco troverà grandi motivi di interesse nelle quattro città imperiali: Rabat, Fès, Marrakech e Meknès; notevoli anche la strada delle kasbah nella valle del Dadès, le oasi del Tafilalet e le vaste e accoglienti spiagge della costa atlantica.
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