Algeria
Capitale Algeri
Abitanti 38.700.000
Estensione Kmq 2.381.741
Valuta Dinaro algerino DZD 106,607=1€
Fuso orario -1h se ora legale in Italia altrimenti uguale
Elettricità 230 V, presa C – F
Lingua Arabo, tamazigh
Aeroporti Algeri, Orano, Costantina, Annaba, Hassi Messaoud, Tamanrasset e Djanet
Porti Algeri, Orano, Bejaia, Skikda, Annaba, Arzew e Djendjen (Jijel).
- Da visitare
- Il clima
- Documenti d'accesso
- Indicazioni sanitarie
- Patente automezzi
- Storia
- Indicazioni speciali
Algeri: vanta origini antichissime. Fu con ogni probabilità un emporio fenicio e in seguito un centro romano, quindi un centro religioso musulmano, come dimostra la Grande moschea dell’ XI secolo. Si possono visitare le moschee secentesche di Sidi ’Abd er-Rahman e di el-Gedid, la chiesa di Nostra Signora delle Vittorie, oltre a numerosi palazzi, il museo di preistoria ed etnologia africane, il museo archeologico e di arte romana, bizantina e islamica Stéphane Gsell, il museo nazionale di belle arti, affacciato sul magnifico parco botanico Jardin d’Essai. Famosa la kasbah, labirinto inestricabile di vie strette e vicoli senza uscita.
Orano: fu un importante centro preistorico. Si possono visitare il castello cinquecentesco, la porta di Spagna, la chiesa di S. Luigi, la moschea di el-Pasa, i caratteristici quartieri ebraico e della Calère, il museo municipale con raccolte preistoriche, archeologiche, etnografiche e artistiche.
Tlemcen: è considerata la capitale storica e artistica del Paese. Meritano una visita le sue moschee (la Grande moschea, la moschea di el-Kebir, quella di Sidi Halwi, di Sidi Brahim e di Sidi bel-Hasan), l’antica cittadella del Méchouar e il quartiere ebraico.
Luoghi di interesse
Skikda: merita una breve sosta per vedere il grandioso teatro romano del II secolo e un ricco museo.
Mostaganem: è una città che presenta vari motivi di interesse turistico, con antiche moschee, numerose tombe sacre e un forte turco.
Gole di El-Kantara: il primo approccio con il Sahara si ha alle Gole di El-Kantara, conosciute come “la porta del deserto”. La più importante espressione dell’arte preistorica dell’Algeria si incontra proprio qui nel Sahara: sono le incisioni e le pitture rupestri del Tassili n’Ajjer del 6.000 e 3.500 a.C.
Dalle montagne dell’Hoggar al panorama incantato di Tahaggart, dalle scure catene vulcaniche dell’Atakor agli immensi altipiani, l’Algeria del deserto offre un fiabesco spettacolo di torri e sabbie finissime. Fra la piana dell’Amadror e le saline, i grandi Erg orientale e occidentale, e nell’Iherir, un tipico complesso di villaggi di capanne, il tempo sembra essersi fermato.
Con veicoli o praticando trekking si può raggiungere Tassili n’Ajjer, Jabbaren con le cupole di arenaria modellate dal vento, gli Erg d’Admer e Kilian, e i corridoi tra le montagne di sabbia.
Annaba: nella parte interna di una baia sul Mediterraneo, con una magnifica posizione sul mare e sulle boscose pendici dell’Edough.
Costantina: da visitare le moschee di Sidi el-Kettani, Sidi Lakhdar, el-Kebir, el-Ghezal (oggi chiesa di Notre Dame des Sept Douleurs) e alcune tombe turche.
Il clima è di tipo mediterraneo solo per quanto riguarda le zone costiere, caratterizzate da estati molto calde e umide. Ad Algeri la temperatura media in gennaio è di 15 °C, in luglio di 29 °C. Nelle regioni interne il clima è di tipo continentale, sui rilievi montuosi può fare veramente freddo. Nella zona del Sahara il clima è arido con forti escursioni termiche. Nell’Hoggar l’estate è caldissima. L’Est è la zona più piovosa, mentre a sud e a ovest le precipitazioni sono scarse
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di almeno 1 anno di età provenienti da Paesi in cui la febbre gialla é endemica, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato per più di 12 ore nell’ aeroporto di un Paese in cui la febbre gialla é endemica.
L’Algeria costeggia il Mediterraneo per 1.200 km offrendo spiagge e insenature tutte da esplorare. Superate le fertili pianure e gli altipiani del centro, si apre la visione delle oasi del sud. Tassili e Ahaggar sono due musei naturali considerati Patrimonio universale dall’UNESCO. La natura di questa terra è infatti molto generosa: la palma e i suoi datteri ne sono l’immagine più evidente. Il Paese è ricco di agrumeti, vigneti, sugheri e pini dell’Alep, i suoi parchi proteggono specie alquanto rare o in pericolo, come la gazzella del deserto e il fennec dalle larghe orecchie. Molti uccelli migratori (pernici, fenicotteri, cicogne, quaglie) trovano ospitalità in queste regioni. Il sud offre l’esperienza unica della vita nel deserto, silenzio e grande spirito d’avventura.
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