Paraguay

Bandiera Paraguay

Capitale Asunción
Abitanti 6.454.548
Estensione  Kmq 406.752 
Valuta Guaraní paraguaiano  PYG 5620,07=1€
Fuso orario La differenza oraria con l’Italia varia da -4h a -6h a seconda dei tempi d’introduzione dell’ora legale e/o di ristabilimento dell’ora solare in Paraguay o in Italia. Indicativamente, -4h da ottobre a marzo, -6h da marzo a ottobre, -5h nelle poche settimane di sovrapposizione dell’ora legale nei due Paesi.
Elettricità  220 V, presa C
Lingua Spagnolo
Aeroporti  Asunción ASU, Ciudad del Este AGT

 

Città principali

Asunción: fondata nel 1537 nel giorno dell’Assunzione (da cui deriva il nome), è la capitale nonché la città più grande; è costruita sulle colline della riva orientale del fiume Paraguay. I punti più interessanti della città sono concentrati all’interno d’una zona limitata dalla riva del fiume, viale Colón a ovest, le vie Haedo e Luis A. Herrera a sud, via Stati Uniti a est. Da visitare il palazzo del Governo, la Casa Viola, una delle poche costruzioni coloniali sopravvissute, oggi trasformata in museo, la casa della cultura paraguaiana, una cattedrale del XIX secolo con il relativo museo e la casa de la Independencia, la più vecchia costruzione di Asunción (1772) e luogo della dichiarazione di indipendenza.

Dal parco Carlos Antonio López, situato nella parte alta della città, si gode di un’ottima vista panoramica. La residenza della famiglia Lopez è stata convertita in museo di storia naturale. Gli alloggi e i ristoranti più economici si trovano nel centro urbano e sulle rive del fiume.

San Lorenzo: fu fondata nel 1775 e oggi vi si trovano principalmente residenze ed edifici universitari.

Yaguarón: è una città piena di storia che ha giocato un ruolo molto importante durante la conquista spagnola. Fu il punto di partenza di molte missioni dei Francescani e alcune delle sue chiese sono datate 1775.

Chololo: centro di vacanze molto vivace e attivo. Qui è possibile affittare capanni e appartamenti e approfittare dei molti bar e ristoranti che la città mette a disposizione.

Piribebuy: una volta scenario di sanguinose battaglie, oggi vi si confezionano l’encaje-yú, il poncho Paraní e alcuni altri oggetti di artigianato. È un tranquillo paese, da segnalare per la presenza di una chiesa graziosa, di una bevanda locale piuttosto forte chiamata caña e di un interessante museo sulla guerra del Chaco.

San Bernardino: si trova sulle rive del lago Ypacaraí, a 47 km dalla capitale; è una meta turistica piuttosto frequentata d’estate. Ha bellissime spiagge sul lungolago e un comodo e attrezzato campeggio.

Acaray: vicina alla frontiera con il Brasile, ha come principale attrazione turistica le cascate di Iguaçu.

Ciudad del Este: è la città che si è sviluppata più rapidamente di tutto il Paese, creando un ambiente urbano e cosmopolita. È un buon punto di partenza per visitare le cascate di Iguazú (a circa 20-30 minuti di macchina dalla città) e la Presa de Itaipú che fa parte del complesso idroelettrico più grande del mondo.

Luoghi di interesse

Fortín Toledo: costruita su quella che era la linea del fronte durante la guerra del Chaco, oggi ospita una riserva protetta dove abita una piccola popolazione di pecary del Chaco, un animale sopravvissuto del pleistocene, ritenuto estinto fino alla sua riscoperta nel 1975.

La riserva, patrocinata in parte dal giardino zoologico di San Diego, accoglie favorevolmente i visitatori interessati, ma soltanto se i programmi lo consentono. Vicino si trovano una serie di fortificazioni abbandonate e un cimitero di militari paraguaiani.

Nueva Australia: il piccolo villaggio, fondato alla fine del XIX secolo da emigrati australiani nel Paraguay orientale, ha ospitato un esperimento socialista di breve durata. Tuttavia, la colonia non è riuscita a realizzare le aspettative economiche e sociali e infine si è disgregata nel 1896.

 

Il Paraguay è soggetto ad un clima subtropicale e tropicale contemporaneamente, con estati molto calde e piovose ed inverni temperati e secchi. La temperatura media annuale si aggira sui 18°C , però normalmente esiste una grande variazione termica, anche fino a 20°C nel giro di poche ore , dovuta principalmente alla mancanza di barriere naturali che permettono la penetrazione alternata dei venti caldi equatoriali o freddi delle pianure argentine. Un terzo del territorio è situato nella zona torrida, mentre il resto nella zona temperata, perciò le estati sono molto calde, da dicembre a febbraio la colonnina di mercurio può arrivare a 41°C con l’aria grave di umidità, al contrario l’inverno e la primavera più freschi e secchi sono gradevoli. La posizione geografica del Paraguay attraversato dal Tropico del Capricorno implica per la pluviometria l’esistenza di due stagioni: una piovosa in primavera ed estate ed una secca in autunno ed inverno. Le precipitazioni sono per la maggior parte tempestose e violente e variano molto da una regione all’altra. La grande distanza dal mare influenza il regime delle piogge, che aumentano nella parte orientale, e diminuiscono notevolmente nelle zone più ad ovest.

Passaporto con validità superiore al periodo di permanenza (non meno di 90 giorni). Non è richiesto alcun visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni.

Obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori superiori ad un anno di età, se si proviene da un Paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione. Si consiglia, previo parere medico, di vaccinarsi contro l’epatite A e B, il tifo, il meningococco, e il tetano e di seguire una profilassi antimalarica.

Patente italiana.

Numerose tribù semi nomadi guaraní, famose per la sua ferocia e tradizioni guerriere, furono le prime colonizzatrici di quello che oggi è il Paraguay. Nel 1524, Alejo García, si trasforma nel primo europeo in arrivare a terra guaraní. Tre anni più tardi, Sebastián Gaboto attraversò il Fiume Paraguay, ed il 15 Agosto 1537, Juan di Salazar fondò la città di Asunción. Da questa epoca l’immigrazione continuò, emergendo così la società ispanico-guaraní, dominata da gli europei. In questo processo di colonizzazione la compagnia di Gesù ebbe la responsabilità di convertire ai Guaraní al Cristianesimo. Finalmente, gli aborigeni accettarono vivere nelle reducciones, comunità teocratiche con un speciale sistema socioeconomico. I missionari furono espulsi nel 1767 ed allora las reducciones furono abbandonate. Il Paraguay dichiarò la sua Indipendenza il 15 maggio 1811. I primi anni di questa Repubblica furono difficili, col dittatore José Gaspar Rodríguez della Francia, che si proclamò dittatore perpetuo, anche conosciuto come Il Supremo; il suo successore Carlos Antonio López riuscì a finire con quello periodo di isolamento che colpiva il paese e cominciò con la sua modernizzazione. Tuttavia, suo figlio e successore, Francisco Solano Lòpez, imbarcò al Paraguay in una guerra contro l’Argentina, Uruguay e Brasile, conosciuta come la Guerra della Tripla Alleanza (1864-70). In questa guerra il Paraguay perse oltre la metà della sua popolazione nei campi di combatte. Le truppe brasiliane occuparono il paese fino al 1874. Una successione di presidenti ha governato questo paese basso la tutela del Partito Colorado da 1880 fino a 1904 quando il Partito Liberale si impadronì del controllo fino a 1940. Nei anni 30 e 40 il Paraguay si vide avvolto nella guerra del Chaco contro Bolivia, per il possesso del Chaco (territorio ritenuto ricco di petrolio), che finì per attribuire al Paraguay il territorio contestato. Le guerre e una serie di Governi repressivi hanno fatto del Paraguay uno dei paesi più poveri dell’America Latina, nonostante le considerevoli risorse naturali. Tra 1904 e 1954 il Paraguay ha avuto trentuno presidenti, la maggior parte rimossi da sommosse, aggressioni e colpi di stato. Dopo la seconda guerra mondiale, la politica del Paraguay ebbe un periodo di particolare instabilità dovuta ai conflitti tesi a raggiungere il potere, sfociati nei disordini di guerra civile del 1947. La serie di governi instabili sfociò nel 1954 nel regime del dittatore Alfredo Stroessner, di connotazione politica profondamente conservatrice che, chiaramente appoggiato dagli Stati Uniti, rimase al potere per più di trenta anni. Il regime guidato da Stroessner produsse in una certa misura una modernizzazione, ma si caratterizzò per estesi abusi dei diritti civili, corruzione e brogli elettorali, uso metodico della violenza come arma politica, anche verso gli aderenti del partito del Presidente considerati a qualunque titolo infidi, ed una gestione “personale” dell’economia nazionale, tale da lasciare poco spazio ad altre iniziative private degne di nota, provocando come unica scelta l’emigrazione in massa degli operatori economici dal paese. (Significativa fu l’affissione di uno striscione presso il settore partenze dell’aeroporto di Asuncion: “E l’ultimo chiuda la porta”). Lo stato di degrado del paese, l’isolamento internazionale, l’età del dittatore, il disastroso stato delle finanze, indussero la creazione di uno stato di opposizione, sfociato in una serie di dimostrazioni pubbliche contro il regime in epoca precedente alle elezioni generali del 1988. Il PLRA (Partito Liberale Radicale Autentico) di Domingo Laino, in contrapposizione al “Partito Colorato” del Presidente, costituì punto focale di convergenza degli oppositori nella seconda metà degli anni ottanta. La decisione nel 1982 del governo di isolare Laino esiliandolo fu controproducente; dopo diversi tentativi di rientro, nel 1986 Laíno tentò il rientro in Asuncion scortato da operatori di tre reti televisive degli Stati Uniti, da un ex ambasciatore statunitense nel Paraguay, e in più da diversi parlamentari uruguaiani ed argentini. Nonostante la nutrita compagine internazionale la polizia dell’aeroporto si oppose violentemente al ritorno di Laíno, respingendolo. Un potente segnale era comunque giunto anche dagli Stati Uniti, e quindi il regime di Stroessner nell’aprile 1987 fu costretto a permettere il rientro di Laíno, che ormai era solo un simbolo più che una vera minaccia al regime. L’opposizione infatti fu incapace, come era prevedibile dopo decenni di assenza di un’attività politica, di organizzare una strategia comune per affrontare o partecipare ad elezioni più o meno regolari. Ad ogni modo le organizzazioni di opposizione sostennero una serie di vistose dimostrazioni (mítines relámpagos) di opposizione al regime, soprattutto nelle zone rurali, rapidamente organizzate ed altrettanto rapidamente sciolte prima dell’arrivo degli squadroni del “Partito colorado” di governo e prima che le pattuglie della polizia potessero fare irruzione. Ad ogni modo diversi esponenti dell’opposizione furono arrestati per sedizione ed organizzazione di riunioni illegali; ad esempio Hermes Rafael Saguier fu imprigionato per quattro mesi nel 1987 per sedizione. All’inizio di febbraio del 1988 la polizia arrestò 48 ore prima dell’elezione a Coronel Oviedo 200 persone, membri del Comitato di Coordinamento Nazionale; Laíno e diversi altri dirigenti del Movimento furono messi agli arresti domiciliari. Le elezioni, comunque avvenute, acuirono i contrasti ed i conflitti all’interno del partito del Presidente, conflitti che nonostante l’assoluto monopolio dell’informazione nazionale, non tardarono a divenire sempre più evidenti. Alla fine del 1988 solo alcune entità economiche del paese, come la IBR (Instituto de Bienestar Rural), e la INC (Industria Nacional de Cemento), capisaldi tradizionali e diretti del Presidente, gli mostrarono esplicitamente fedeltà, mentre continuarono gli attacchi ed i conflitti nei confronti degli avversari dello stesso partito. Nel 1989 il presidente Alfredo Stroessner, ormai divenuto insostenibile, venne deposto per mano di un altro membro del suo partito, il generale Andrés Rodríguez, permettendo quindi al partito conservatore di mantenere il controllo del governo per un ventennio. Nell’aprile del 2008 il candidato progressista (ex vescovo) Fernando Lugo ottenne una storica vittoria nelle elezioni presidenziali in Paraguay, sconfiggendo l’avversario, ed interrompendo 61 anni di dominio conservatore. Lugo vinse con circa il 41% dei voti contro il 31% di Blanca Ovelar del Partito Colorado (conservatore). Il 21 giugno 2012, una procedura di impeachment nei confronti del presidente Lugo è stata avviata nella camera bassa del Parlamento, controllata dai suoi avversari. A Lugo sono state date meno di ventiquattro ore per prepararsi per il procedimento e solo due ore per la propria difesa. L’impeachment è stato rapidamente approvato, ed il conseguente processo svoltosi nel Senato del Paraguay, anche questo controllato dall’opposizione, si è concluso con la rimozione di Lugo dalla carica, e l’assunzione delle funzioni presidenziali da parte dell’ex-vice presidente Federico Franco. L’accusa a Lugo riguardava la morte di 17 persone -. otto agenti di polizia e nove contadini, in uno scontro a fuoco, dopo che la polizia era stata colta di sorpresa da contadini armati contrari all’esecuzione di una condanna di sfratto.

SCONSIGLIATI Dipartimenti di Concepción, San Pedro, Amambay, Canindeyú, Alto Paraná e Itapúa a causa di un certo grado di insicurezza dovuto ad atti violenti legati a proteste e narcotraffico.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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