Isole Salomone

Bandiera Isole Salomone

Capitale Honiara
Abitanti 534.000
Estensione  Kmq 28.450 
Valuta  Dollaro delle Isole Salomone  SBD 9,26794=1€
Fuso orario +10h, +9h se ora legale in Italia
Elettricità  240 V, presa GH
Lingua Inglese, lingue locali
Aeroporti Honiara HIR, Auki AKS

Honiara è una città che offre alcuni spunti interessanti e sorge su Guadalcanal, un’isola ricca di bellezze naturali. Molti turisti l’hanno descritta come una città polverosa e piuttosto noiosa, ma in confronto ai villaggi, Honiara è pervasa da un’intensa attività; da qui partono inoltre le escursioni subacquee, le crociere e le gite ai luoghi storici della seconda guerra mondiale. Una volta partiti i turisti per la gita giornaliera, potrete curiosare nei negozi d’artigianato, oppure rilassarvi nei locali, nei ristoranti e nei bar. Il principale punto di imbarco e di sbarco di Honiara è Point Cruz, il luogo in cui si suppone che l’esploratore spagnolo Mendaña abbia issato una croce. Oggi da Point Cruz, una zona cittadina frenetica e pittoresca, salpano e attraccano traghetti e imbarcazioni che caricano e scaricano passeggeri a ritmo continuo. Rivestono un certo interesse anche il Parlamento, il Museo Nazionale, il Centro Culturale, l’Orto Botanico, il vicino Water Pump Village e la caratteristica e convulsa Chinatown.

Laguna di Marovo Nessun altro luogo delle Salomone è ricco di bellezze naturali e di tradizioni come la Provincia Occidentale. Non mancate di visitare il World Heritage, trasformato oggi in un villaggio dedito all’ecoturismo. Più aiuti finanziari riceverà questa struttura più possibilità ci sono che si trasformi in una fonte di reddito per la popolazione locale che, in questo modo, sarebbe incoraggiata a cessare le attività di disboscamento. Le isole della Provincia Occidentale offrono molte attrattive: favolose immersioni, il vulcano Kolombangara (alto 1770 m), i tempietti di teschi di Megapode, un allevamento di coccodrilli e spettacoli di danze tradizionali a Mbangopingo.

Auki incantevole dittadina della provincia di Malaita. Negli anni ’20 la città era circondata da una palizzata che separava l’ostile popolazione locale dai nervosi europei. I rapporti sono notevolmente migliorati e oggi Auki (5000 abitanti) è una delle più amene cittadine del paese. Ad Auki potrete fare acquisti, mangiare piuttosto bene, visitare le lagune su cui sorgono alcune isole artificiali e assistere all’antico rituale dello ‘shark calling’ .

Cascate di Mataniko situate sull’isola di Guadalcanal, a due ore di cammino da Honiara. Le cascate, s’infrangono all’interno di una grotta ricca di stalagmiti, oltre che di rondini e pipistrelli che si lanciano a capofitto. Durante la seconda guerra mondiale essa funse da riparo per i soldati giapponesi che tentavano di sfuggire alla cattura da parte degli americani. Per raggiungere le cascate bisogna percorrere i 2,5 km che separano Chinatown da Tuvaruhu; qui, attraversato il fiume, si segue la strada lungo il fronte montuoso. Dato che il percorso è spesso impervio, in particolare dopo Tuvaruhu, e’ consigliabile prendere una guida.

Cascate di Tenaru: sono delle cascate nella foresta pluviale di Guadacanal, Isole Solomon, vicino alle cascate di Mataniko. Attraverso uno scenografico tuffo di 60 metri cadono nel fiume Chea.

Kennedy Island: (noto anche come Plum Pudding Island o Kasolo Island) è un piccolo isolotto delle Isole Salomone, che deve il suo nome al fatto che, nell’agosto 1943, vi approdò, dopo 15 ore di nuoto, il futuro presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. L’allora giovane tenente era naufragato lì dopo che la sua motosilurante PT-109 era stata affondata dall’incrociatore nipponico Amagiri nel corso della seconda guerra mondiale. L’isola dista all’incirca 15 minuti di nave dalla città principale della cosiddetta Provincia Occidentale, Gizo.

L’Isola di Rennell: è disabitata ed insieme a Bellona, anch’essa disabitata, fa parte della omonima provincia. Contraddistinta da una grande laguna che durante la seconda guerra mondiale venne usata sia dai giapponesi che dagli statunitensi come idroscalo. Dal 29 al 30 gennaio 1943 fu teatro dell’ultimo episodio navale della campagna di Guadalcanal.

Le isole hanno un clima equatoriale estremamente umido tutto l’anno. La temperatura media è pari a 27 °C con variazioni minime nel corso dell’anno. Il periodo più fresco è tra i mesi di giugno e agosto mentre i venti provenienti da nord-ovest nel periodo compreso fra novembre e aprile provocano un aumento delle precipitazioni e occasionali cicloni. Le precipitazioni annue sono pari a 3050 mm. Tali precipitazioni sono più intense nelle aree montuose.

Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Visto di ingresso non necessario fino a 90 giorni. All’arrivo nel Paese vengono rilasciati permessi d’ingresso esibendo il biglietto aereo di ritorno e una dichiarazione delle disponibilità finanziarie.

Da valutare i vaccini per epatite A e B. Durante la stagione delle piogge è vivamente consigliata la profilassi contro la malaria. Si consiglia inoltre di adottare misure preventive contro le punture di zanzara (portatrici del contagio).

Internazionale. Circolazione a sinistra.

Le Isole Salomone, insieme a tutta la Melanesia insulare, furono colonizzate dall’uomo durante il II e I millennio a.C.

I primi abitatori dell’arcipelago furono dei gruppi di navigatori-mercanti provenienti dalle Isole Figi, che vi introdussero piante ed animali addomesticati. Nella regione i commercianti diffusero un tipo di ceramiche di tradizione “lapita” forse originaria delle Isole Molucche; questa cultura tramontò solo nel 300 d.C. L’arcipelago fu scoperto dagli Spagnoli nel 1567 che nell’isola Santa Isabella vi stabilirono un presidio (Puerto de la Estrella y de Cabo Brulè) a difesa della rotta pacifica dei galeoni tra le Filippine e il Messico. Le popolazioni locali vissero nell’ambito di società tribali simili in tutto il Pacifico fino all’arrivo dei conquistatori inglesi durante le ultime esplorazioni avvenute alla fine del XIX secolo. Nel 1893 divenne Protettorato britannico, status che mantenne fino al 7 luglio 1978 quando fu proclamata l’indipendenza e fu adottato il nuovo stendardo nazionale in accordo con la Regina d’Inghilterra Elisabetta II. Dal 1997 le Isole sono state teatro di violenti scontri etnici, tanto che nel giugno 2003 vi è stata dispiegata una forza multinazionale sotto la guida australiana (Regional Assistance Mission to the Solomon Islands (RAMSI) con lo scopo di disarmare le milizie etniche e ristabilire l’ordine. Il 6 febbraio 2013, un violento terremoto di magnitudo 8, seguito da uno tsunami ha colpito le isole Santa Cruz, con epicentro nella provincia di Temotu.

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