Panama

Bandiera Panama

Capitale Panamá
Abitanti 3.661.868
Estensione  Kmq 78.200 
Valuta Balboa panamense    PAB 1,2141=1€
Fuso orario -6h, -7h se ora legale in Italia
Elettricità  110 V, presa AB
Lingua Spagnolo
Aeroporti Panamá PTY PAC, Bocas del Toro BOC, David DAV, Changuinola CHX, Colón ONX 

Città principali

Panamá: è probabilmente la più affascinante e cosmopolita città dell’America Centrale. Si trova sul lato del Pacifico del canale di Panamá, ospita quasi un milione di persone ed è tuttora in crescita. Il turista si imbatterà in scintillanti grattacieli d’acciaio, banche e centri commerciali, in aree suburbane nuove di zecca e nelle rovine di un’antica città, Panamá Viejo, rasa al suolo da un incendio provocato dal pirata Henry Morgan nel 1671.

Il Casco Antiguo, affascinante quartiere costruito nell’entroterra dopo la distruzione del primo insediamento, è stato nominato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Alla periferia si possono ammirare le navi che attraversano il canale di Panamá.

Luoghi di interesse

Canale di Panamá: costruito dagli Stati Uniti tra il 1904 e il 1914, è una delle opere d’ingegneria più impressionanti al mondo. Il canale misura 80 chilometri e collega l’Atlantico al Pacifico. Ha tre sistemi di chiuse, tre laghi artificiali e ci vogliono da otto a dieci ore perché una nave di media stazza possa transitarvi da un capo all’altro. Dalla sua apertura, il 15 agosto 1914, sono passate attraverso il canale oltre 700.000 navi. Impianti turistici si trovano sia nei pressi della chiusa di Miraflores sul lato del Pacifico che presso le chiuse Gatun dal lato atlantico.

Isla Taboga: questa incantevole isola ricca di storia è situata a 20 km a sud di Panamá, ha una bella spiaggia e alcuni tratti di foresta pluviale protetta e offre asilo a una delle più numerose colonie di pellicani bruni dell’America Latina. Conosciuta come l’isola dei Fiori, perché in certi periodi è inondata dall’aroma dei boccioli, l’isola è una delle mete preferite dagli abitanti della città. Taboga ha una lunga storia e fu colonizzata prima di Panamá. Vi si trova una chiesetta che si dice sia la seconda, per antichità, dell’intero emisfero occidentale; Pizarro partì da qui alla conquista del Perù nel 1524. La festa annuale dell’isola si svolge il 16 luglio e prevede processioni in mare e celebrazioni di vario genere. Taboga è raggiungibile con un’ora di barca da Balboa.

Boquete: rinomata per il clima fresco e per l’ambiente naturale intatto, la piccola città di Boquete è annidata in una valle scoscesa a 35 km a nord di David. È un ottimo posto per camminare, andare a cavallo, dedicarsi all’osservazione degli uccelli e tirare un po’ il fiato dopo il calore della pianura. Nella zona sono coltivati fiori, caffè e agrumi e in gennaio in città si tiene un festival molto popolare denominato Feria de Las Flores y del Café. Boquete è una buona base per scalare i 3.475 m del vulcano Barú, situato a 15 km a ovest, o per visitare i 14.300 ettari di parco nazionale che circondano il vulcano.

Bocas del Toro Situato vicina al Costa Rica, nella parte occidentale di Panama, l’arcipelago di Bocas del Toro è una delle più belle mete del paese per le sue spiagge. Ci sono numerose, idilliache isole caraibiche, con perfette spiagge sabbiose, contornate dalla lussureggiante foresta pluviale. La città stessa è un luogo storico, con affabili residenti, animata vita notturna e molte, buone sistemazioni alberghiere.

Isole di San Blas Anche se abbastanza lontane dalla costa di Panama, le San Blas offrono superlative esperienze sia dal punto di vista naturale che culturale. Le San Blas sono delle isole caraibiche assolutamente meravigliose, lontane dai sentieri battuti e relativamente deserte. Le immersioni attorno alle isole sono tra le più belle nel Caribe e le spiagge sembrano uscite da una cartolina illustrata. Ma c’è anche l’ aspetto culturale. Solo qui abitano gli Indiani Kuna che conducono una pittoresca e affascinante esistenza, lontano dal trambusto del resto del mondo. Questi gentili residenti vi daranno il benvenuto e vi lasceranno con una grande esperienza. Il prodotto artigianale più famoso di Panama, la molas, trae origine dalle donne Kuna. Per cui avrete l’occasione di acquistare direttamente alla fonte qualcuna di queste meravigliose stoffe ornate di ricami geometrici.

 

Il clima è assimilabile a grandi linee a quello dei caraibi, con numerosi spunti equatoriali soprattutto lungo la costa caraibica e decisamente meno lungo la costa pacifica ad eccezione della parte più meridionale del paese, stagione “secca” molto calda e temperature massime sempre sui 33-35 °C, con una percepibile percentuale di umidità relativa ma anche buona ventilazione; la stagione umida o delle piogge dura da aprile a novembre (in alcune zone è coinvolto anche tutto dicembre) ed è molto afosa, con temperature medie massime diurne tendenzialmente tra i 29 e i 31 gradi (talvolta leggermente più miti), piogge giornaliere costanti e forte umidità relativa (il minimo valore diurno medio attorno al 65%). Ovunque nel paese le temperature minime giornaliere raramente scendono poco sotto i 20 °C al livello del mare fino alle zone di bassa collina. Panama è quasi sempre risparmiata dagli uragani, che passano ad una latitudine più alta; l’unico uragano che abbia colpito Panama in tempi storici è stato Martha, che si è mosso con una traiettoria anomala (da nord verso sud) ed ha impattato la costa nella Mosquito Bay nel novembre 1969. Comunque la stagione degli uragani va da giugno a novembre, dunque coincide con la stagione delle piogge.

Passaporto. Visto d’ingresso non necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. All’ingresso il turista italiano può comunque chiedere l’autorizzazione per una permanenza di 180 giorni, che viene immediatamente concessa.

Nessuna vaccinazione obbligatoria. Tuttavia, se si proviene da un Paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione, è obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori superiori ad un anno di età.

Patente italiana.

Le coste del Panamá furono esplorate per la prima volta da Cristoforo Colombo nel 1502 quando, nel corso del suo quarto viaggio, il navigatore si trovava alla ricerca di un passaggio che mettesse in comunicazione l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico (che lui riteneva essere l’Oceano Indiano). Colombo ebbe netta la sensazione di trovarsi vicino ad un istmo anche perché gli indigeni confermavano che al di là, oltre le montagne, c’era mare. Tuttavia, fu solo undici anni dopo che Vasco Nuñez de Balboa riuscì ad attraversare a piedi l’istmo, avvistando l’Oceano Pacifico (un monumento in ricordo dello scopritore si trova a Panamá su Avenida Balboa). Successivamente, la regione divenne una colonia dell’Impero spagnolo. Dopo molte scorribande lungo le coste caraibiche del paese, gli spagnoli fondarono l’insediamento di Nombre de Dios nei pressi del delta del Río Chagres, sulla costa caraibica, nel 1510. Il litorale affacciato sul Pacifico divenne più tardi la base di partenza per le invasioni del Perù, e le ricchezze derivanti da queste incursioni cominciarono ad affluire a Nombre de Dios via terra dal porto di Panama (City). Il trasporto di merci preziose finì per attrarre i pirati, tanto che nel XVIII secolo il versante caraibico divenne così pericoloso da indurre gli Spagnoli a evitare completamente Panama e a preferire la circumnavigazione di Capo Horn per raggiungere direttamente l’Europa dal Perù. Iniziò così il declino di Panama, che divenne una provincia della Colombia quando questa nazione sudamericana ottenne l’indipendenza. Infatti nel 1821, sotto la direzione dell’allora colonnello José Fábrega, Panamà dichiarò la propria indipendenza dalla Spagna e si unì alla Repubblica di Colombia (la Grande Colombia di Simón Bolívar). Quando questa si dissolse nel 1830, Panamá rimase parte dello Stato della Colombia. Intanto tra il 1850 ed il 1855 era stata costruita la prima ferrovia transcontinentale americana, la Panama Railway. La Repubblica di Panamá nasce da un contenzioso economico scaturito tra gli Stati Uniti e la Colombia, nazione che possedeva i territori panamensi prima del 1903. In seguito al desiderio del presidente americano Roosevelt di aprire un canale che collegasse l’Atlantico al Pacifico, e in seguito al rifiuto da parte della Colombia di concedere la gestione dell’istmo ad un consorzio nordamericano, gli Stati Uniti inviarono nel territorio panamense la nave da guerra Nashville, che conquistò facilmente il territorio. Il 3 novembre 1903, la Repubblica di Panamá dichiarò la propria indipendenza dalla Colombia. Il Presidente del Consiglio Municipale Demetrio H. Brid, la più alta autorità all’epoca, divenne Presidente de facto e nominò il 4 novembre un governo provvisorio a dirigere gli affari della nuova repubblica. Gli Stati Uniti, primo stato a riconoscere la nuova repubblica, inviarono l’esercito a difenderne gli interessi economici legati al canale. L’Assemblea Costituente del 1904 elesse Manuel Amador Guerrero, importante membro del partito dei Conservatori, primo presidente costituzionale della Repubblica di Panamá. Nel dicembre del 1903, rappresentanti della repubblica firmarono il Trattato Hay-Bunau Varilla con gli Stati Uniti, che garantì il diritto a questi ultimi di costruire ed amministrare indefinitamente il Canale di Panamá, che sarebbe stato aperto nel 1914. Il trattato generò un contenzioso diplomatico tra i due paesi, che raggiunse il punto critico nelle rivolte del Giorno dei Martiri (9 gennaio 1964). Nel 1977 la firma dei trattati Torrijos-Carter pose fine al contenzioso. L’intento originale dei padri fondatori era di portare pace ed armonia tra i due maggiori partiti, i Conservatori e i Liberali. Il governo panamense attraversò comunque periodi di instabilità e corruzione e, in vari momenti della sua storia, il mandato di un presidente eletto terminò prematuramente. Nel 1968 un golpe rovesciò il governo del recentemente eletto Arnulfo Arias Madrid. Il generale Omar Torrijos riuscì ad assumere un forte ruolo di potere all’interno della giunta militare a capo del Paese e, in seguito, ad imporsi in modo autocratico fino al giorno della sua morte, avvenuta apparentemente in un incidente aereo nel 1981. Dopo la morte di Torrijos, il potere passò nelle mani del generale Manuel Noriega, precedentemente a capo della polizia segreta panamense ed ex-informatore della CIA. Gli Stati Uniti rivolsero a Noriega l’accusa di traffico di droga internazionale e il 20 dicembre 1989 ventisettemila soldati statunitensi invasero Panamá, con l’intenzione di rimuovere Noriega. Poche ore dopo l’avvio dell’operazione Just Cause, in una cerimonia che ebbe luogo all’interno della base militare statunitense nella precedente Zona del Canale di Panama, Guillermo Endara (vincitore nelle elezioni del maggio 1989) prestò giuramento come nuovo presidente di Panamá. Dieci anni dopo l’invasione, l’amministrazione del Canale tornò sotto il controllo panamense, in accordo con la tempistica stabilita nei Trattati Torrijos-Carter. Dopo l’invasione, Noriega trovò asilo presso la missione diplomatica della Santa Sede, rappresentata a Panamá da mons. José S. Laboa. Noriega si arrese ai militari americani dopo che erano state diffuse voci che la folla era pronta ad assaltare la nunziatura apostolica ed a linciarlo. Condotto in Florida, ne fu richiesta formalmente l’estradizione e fu processato. Pochi giorni prima della scarcerazione, alla fine di agosto 2007, il giudice americano William Turnoff ha concesso il via libera all’estradizione in Francia dell’ex dittatore, che deve scontare una ulteriore condanna del tribunale francese, respingendo così la richiesta degli avvocati di Noriega di permettergli il ritorno a Panama. In ottemperanza ai Trattati Torrijos-Carter, gli Stati Uniti hanno restituito tutto il territorio del Canale a Panamá il 31 dicembre 1999, ma si sono riservati il diritto di intervenire militarmente nell’interesse della sicurezza nazionale. La popolazione di Panamá ha approvato l’ampliamento del Canale, in modo da incrementare il numero di navi in transito. La politica a Panamá si muove sulla struttura di una repubblica democratica, presidenziale. Il Presidente della Repubblica è sia capo di Stato, sia capo del governo. Il sistema politico è multipartitico. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo. Il potere legislativo è assegnato sia al Governo, sia all’Assemblea Nazionale. La magistratura è indipendente sia dal potere esecutivo, sia da quello legislativo.

SCONSIGLIATO confine con Colombia.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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