Honduras

Bandiera Honduras

Capitale Tegucigalpa
Abitanti 8.143.564
Estensione  Kmq 112.492 
Valuta Lempira honduregna  HNL 25,5219=1€
Fuso orario -7h, -8h se ora legale in Italia
Elettricità  110 V, presa AB
Lingua Spagnolo
Aeroporti  Tegucigalpa TGU, San Pedro Sula SAP, Roatan RTB, Utila UII, La Ceiba LCE, Guanaja GJA, Puerto Lempira PEU

Città principali

Tegucigalpa: la capitale è situata nella parte centromeridionale del Paese, a 918 m ai piedi del rilievo del Picacho, in un fertile bacino di alte terre vulcaniche. Il suo nome nell’antica lingua indigena significa montagna d’argento e infatti la città fu fondata nel 1578 come centro minerario (oro e argento) e divenne capitale nel 1880.

Tegucigalpa, che presenta ancor oggi il tipico aspetto coloniale spagnolo, è costituita da due nuclei separati tra loro dal fiume Choluteca: la Tegucigalpa vera e propria, con strade strette e tortuose che risalgono le pendici del Picacho, e Comayaguela, situata in zona pianeggiante e caratterizzata da ampie strade rettilinee.

La maggior parte dei monumenti degni di interesse si trovano nel centro storico della città: la Cattedrale di San Michele Arcangelo, costruita nella seconda metà del XVIII secolo, con un bellissimo altare barocco, e la Chiesa di Nuestra Senora de los Dolores.

Merita una visita anche Plaza de la Merced, edificata nel XVII secolo e circondata da edifici barocchi, che una volta formavano il corpo principale di un monastero.

Per chi invece volesse darsi allo shopping o mangiare nei migliori ristoranti honduregni, il quartiere da visitare è senz’altro quello situato vicino al Boulevard Morazàn. Interessante è anche il mercato centrale, con le sue variopinte bancarelle e il suo colorito vociare.

Molto suggestivo è il paesaggio che si gode dai due principali parchi di Tegucigalpa: il Parque de la Leona e il Parque de las Naciones Unidas, entrambi situati sulle alture che dominano la città.

Copàn: è uno dei centri archeologici maggiori e meglio conservati del Centro America, al confine col Guatemala. Antica città precolombiana, fu un importante centro cerimoniale maya del periodo classico. Gli edifici principali, a causa delle piene del fiume che scorre nei pressi, furono costruiti su un’alta piattaforma. Sull’acropoli, oltre a numerosi templi ed edifici vari, si trova un bellissimo altare scolpito, i cui rilievi sono simili a quelli del tempio di Xochicalco. Nella Grande Piazza, dove sono collocati altari e stele scolpite, ornati con pezzi d’oro e di giada, sorge il Tempio della Scalinata dei Geroglifici: 2.500 glifi calendariali scolpiti ornano i 63 gradini che portano alla sommità della piramide. Oltre alle bellissime rovine merita assolutamente una visita anche il museo archeologico, dove si trovano molti dei reperti estratti dagli scavi.

Luoghi di interesse

Poco distante dal Guatemala sorge La Antigua Guatemala, chiamata semplicemente Antigua, una splendida cittadina circondata da tre vulcani, considerata l’agglomerato urbano più bello dell’America Centrale prima che un terribile terremoto nel 1773 la danneggiasse gravemente. Dal 1979 è entrata nella lista dei patrimoni mondiali dell’UNESCO.

Alcuni palazzi e i resti degli splendidi edifici dell’epoca coloniale spagnola sono aperti al pubblico. Da visitare, oltre ai tre vulcani di Agua, di Acatenango e di Fuego, dai quali si gode un panorama spettacolare, Plaza de Armas, la Cattedralel’Università di San Carloe la Chiesa di San Francesco.

Roatan è un’isola tropicale del Mar dei Caraibi, al largo delle coste dell’Honduras. È la maggiore delle Islas de la Bahía. Fa parte del dipartimento di Islas de la Bahía. Deve la sua fama al fatto di essere stata, in passato, il covo di alcuni famosi pirati tra cui il famigerato Henry Morgan. È parzialmente circondata dalla barriera corallina. E’ il posto giusto per una vacanza di relax, mare e natura. Qui i fondali sono tra i più belli e i più ricchi dei Caraibi, sogno di tutti i subacquei, rifugio di ogni specie di pesce di barriera, dai pesci angelo ai pesci farfalla, ma anche di delfini, squali, aragoste, gamberi ed enormi granchi. La pesca ai crostacei è una delle attività locali più redditizie. Tanto che le scene di pesca ai gamberi del film “Forrest Gump” con Tom Hanks sono state girate proprio qui.

 

Il clima honduregno è tropicale senza stagione secca sul versante caraibico, e tropicale con lunga stagione piovosa estiva nell’altopiano e sul versante pacifico. Le temperature al livello del mare in gennaio sono sui 28°C sulla costa pacifica e sui 24°C su quella caraibica, aprile e maggio sono i mesi più caldi nel paese mentre luglio e agosto sono più freschi. A Roatan la temperatura media varia dai 25/30° di luglio ai 20/25° di gennaio sempre con molta brezza. L’Honduras si trova nella traiettoria degli uragani, che possono colpire il Paese nel periodo giugno-novembre provenendo da est, dal mar dei Caraibi. Il periodo in cui sono più probabili è agosto-ottobre.

Passaporto in corso di validità. Visto d’ingresso non necessario per soggiorno turistico fino a 90 giorni. Se ci si reca in Honduras transitando per gli Stati Uniti, verificare di essere in possesso dei documenti idonei e richiedere un’autorizzazione ESTA.

 

Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, con l’esclusione di Panama, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato per più di 12 ore nell’aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione della malattia. La zona con maggior rischio di malaria e quella della “Mosquitia”, regione umida e paludosa situata nel Nord-Est del Paese. Si consiglia la profilassi antimalarica, previo parere medico, se ci si reca in tale zona.

Patente italiana.

I resti di insediamenti maya ritrovati a Copán, nella zona occidentale del paese, risalgono almeno al 1000 a.C., ma come altre città-stato maya, anche questa fu misteriosamente abbandonata intorno al 900 d.C.. Colombo mise piede per la prima volta sulla terraferma americana a Trujillo, nel nord dell’Honduras, nel 1502 e battezzò il paese con un nome derivante dalle profonde acque al largo della costa caraibica (‘honduras’ significa profondità). Gli spagnoli si stabilirono a Trujillo nel 1525, ma presto si dedicarono alla colonizzazione dei più freschi altipiani. Stabilirono la capitale a Comayagua, nell’Honduras centrale, nel 1537 e la città restò il centro politico e religioso del paese per 350 anni, fino al 1880, quando la capitale venne trasferita a Tegucigalpa. Gli indios opposero resistenza al colonialismo spagnolo e, secondo alcuni storici, riuscirono quasi a scacciare i colonizzatori dalla terraferma. Lempira, il capo della tribù Lenca, guidò 30 mila indios contro gli spagnoli, ma nel 1538 fu assassinato a tradimento durante i negoziati di pace; entro l’anno successivo la resistenza fu annientata. Nel 1570 la scoperta di filoni d’oro e d’argento nelle vicinanze di Tegucigalpa attrasse i pirati inglesi e olandesi nella zona di Trujillo. Intorno al 1600 gli spagnoli stimarono che a Roatán si erano insediati 5000 bucanieri inglesi. Nel 1643 Trujillo fu saccheggiata dai pirati olandesi e gli spagnoli non vi fecero ritorno fino al 1787. Mentre la Spagna concentrava le proprie energie all’interno del paese, gli inglesi furono attratti dal mogano dei boschi della costa caraibica, dove fecero insediare le popolazioni nere della Giamaica e delle Antille per la raccolta del legname. Cogliendo un appello dei capi misquito, gli inglesi dichiararono protettorato britannico l’intera fascia costiera che dall’Honduras si estendeva fino al Nicaragua. Il protettorato fu conservato fino al 1859, quando la zona venne ceduta all’Honduras. La Spagna concesse l’indipendenza al paese nel 1821. Annesso all’Impero messicano nel 1822, l’Honduras se ne staccò dopo la caduta di de Iturbide nel 1823 e divenne membro della Federazione delle Province Unite dell’America Centrale, di cui l’honduregno Morazán fu presidente dal 1830 al 1839. Tra il 1838 e il 1840 la Federazione si sciolse e l’Honduras si dichiarò Stato indipendente e sovrano, facendosi tuttavia promotore per tutto il secolo di varie iniziative volte a ricostituire la Federazione, fino al 1895, quando Honduras, Salvador e Nicaragua si unirono in un’unica repubblica, che però si sciolse nel 1898. Dopo la Prima guerra mondiale, in cui l’Honduras entrò nel 1917 dichiarando guerra alla Germania, si ripeté un tentativo di federazione con la costituzione, tra Honduras, Salvador e Guatemala, dell’Unione Centroamericana, che tuttavia fallì nel 1921. Dopo un periodo di guerra civile e vari governi rivoluzionari, nel 1932 fu eletto presidente Carías Andino, che con successive rielezioni governò per 17 anni. La crisi economica, determinata dalla diminuzione delle coltivazioni di banane e dalla riduzione delle esportazioni, provocò nel 1937 una rivolta, sedata con l’aiuto dell’esercito; lo stesso anno si acuì la controversia col Nicaragua per il tracciato dei confini, iniziata nel 1935 e parzialmente risolta mediante l’intervento di organismi panamericani. Dopo aver partecipato alla Seconda guerra mondiale a fianco degli Stati Uniti, nel 1945 l’Honduras entrò nelle Nazioni Unite e nel 1951 nell’Organizzazione degli Stati dell’America Centrale. Il quadro politico rimase tuttavia caratterizzato da grande instabilità politica, con un’alternanza di presidenti eletti e successivamente deposti da giunte militari e colpi di Stato. La situazione di estrema precarietà istituzionale preoccupava l’alleato statunitense, interessato a fare dell’Honduras un elemento stabilizzatore della situazione politica venutasi a creare nell’America Centrale sul finire degli anni 1970 con la sollevazione rivoluzionaria in Nicaragua e la grave crisi interna nel Salvador. Le pressioni del governo di Washington avviarono quindi un parziale processo di democratizzazione che portò alle elezioni generali del 1980 per la scelta di un’Assemblea costituente. Nel 1982 il leader liberale Suazo Córdova fu eletto presidente, in coincidenza con l’entrata in vigore della nuova carta costituzionale. In politica estera, il governo fu vicino agli Stati Uniti e ne sostenne l’appoggio alla guerriglia antisandinista, fino a generare una grave tensione con Managua, mentre restava aperta la disputa con Salvador relativa al possesso dell’isola di Meanguera. L’amministrazione del presidente nazionalista Callejas, eletto nel 1990, inasprì le misure di austerità nel tentativo di far fronte alla difficile situazione del debito estero; alla ripresa dei crediti internazionali fece riscontro la crescita della protesta sociale e degli interventi repressivi dell’esercito, in particolare delle agitazioni contadine legate all’irrisolto problema della riforma agraria. Le elezioni del 1993 riportarono al potere i liberali e alla presidenza della Repubblica fu eletto Reina. La nuova amministrazione non si discostò dalla precedente nelle scelte di politica economica, ma prese una serie di iniziative volte a combattere la corruzione e la criminalità legata al traffico degli stupefacenti e a limitare il potere delle forze armate. Flores Facussé (1998-2000) proseguì nella politica di controllo e smantellamento dell’apparato militare. Dopo un tentativo di colpo di Stato, nel 2001 nuove elezioni portarono al potere il nazionalista Maduro, sotto il quale fu risolta la storica disputa politico-territoriale con il Salvador e i due paesi, insieme al Guatemala e al Nicaragua, firmarono un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. Nel 2005 le elezioni presidenziali furono vinte dal candidato liberale Zelaya, che lanciò nuovi piani per risollevare l’economia e combattere la piccola criminalità. Nel 2009 fu deposto da un golpe militare e, nonostante le proteste della comunità internazionale, sostituito con Micheletti. Le successive elezioni presidenziali sono state vinte da Porfirio Lobo, esponente del Partito nacional, mentre alle consultazioni presidenziali tenutesi nel novembre 2013 si è imposto il candidato conservatore Hernández, che gli è subentrato nella carica.

Le informazioni ivi contenute hanno puro carattere informativo, non si risponde di eventuali inesattezze e si invita a consultare gli aggiornamenti tramite le competenti autorità. Queste informazioni sono state realizzate attingendo: alla pagina dei tassi di cambio giornalieri comunicati dalla Banca d’Italia alla data del 31 dicembre 2014 per la valuta;  agli standard elettrici nel mondo pubblicati su Wikipedia per elettricità e prese;  alle informazioni inerenti capitale, abitanti, estensione, fuso orario, lingua,  documenti d’accesso, indicazioni sanitarie, patente automezzi, indicazioni speciali, contenute sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it nelle date comprese tra il 10 novembre e il 30 dicembre 2014.

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